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Calo vaccini, Istituto Sanità: "Temiamo casi di polio e difterite"

"Oltre i casi che noi normalmente conosciamo potrebbero insorgere nuove infezioni", afferma il presidente Walter Ricciardi

"Ci aspettiamo, anche in Italia, i primi casi di poliomielite e difterite, dovuti al calo delle vaccinazioni", a parlare è Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità."I batteri circolano - ha spiegato - ed essendoci migliaia di bambini non protetti contro poliomielite, difterite, tetano, morbillo, parotite, rosolia è ovvio che ci saranno, oltre ai casi che noi normalmente conosciamo, nuove infezioni".

La poliomielite, sradicata in Italia, è presente al di là dell'Adriatico. Non essendoci più l'effetto gregge, però, ossia la protezione che impedisce al microrganismo di infettare molte persone perché vaccinate, che si ottiene con una copertura vaccinale almeno del 95%, il pericolo cresce. "Ora per la poliomielite siamo a una copertura del 93,4%, esattamente in una condizione di insicurezza", afferma Ricciardi.

La difterite, che può avere complicazioni gravi, si è già manifestata: "c'è stato già un caso di nodulo difterico a Bologna", spiega infatti il presidente. E questo è un segno della circolazione del batterio.

Per quanto riguarda le polemiche degli antivaccinisti, Ricciardi ha voluto rispondere al convegno con i dati. In particolare, ha fatto l'esempio dell'ipotesi del legame tra vaccino trivalente e autismo, spiegando come sia stato smentito lo studio, poi risultato falso.

Ad ogni modo, non sono mancate polemiche anche dentro e fuori dal ministero della Salute, dove si è svolto l'ìincontro. All'esterno, alcune persone hanno distribuito volantini dedicati ai "presunti rapporti del professor Ricciardi, gli autori del nuovo piano vaccinale 2016 -2018 e le case farmaceutiche".

All'interno della sala, invece, il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che nei giorni scorsi aveva denunciato Ricciardi per procurato allarme, è stato invitato a uscire dalla sala dal giornalista che moderava l'incontro perché tentava di intervenire e di interrompere i relatori. Rienzi ha poi annunciato in un comunicato che denuncerà Gerardo D'Amico all'Ordine dei giornalisti del Lazio e alla Procura della repubblica di Roma "per violazione del codice deontologico e violenza privata, chiedendo una sanzione esemplare nei suoi confronti". Il Codacons ha inoltre inviato all'Autorità anti-corruzione "un esposto-dossier relativo a possibili conflitti di interesse tra medici e aziende farmaceutiche produttrici di vaccini".