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Stop alla celiachia con un vaccino

Al via i test clinici su cento pazienti dopo quelli conclusi con successo in laboratorio. Potrebbe diventare la prima cura contro lʼintolleranza al glutine. Forse i celiaci potranno mangiare il pane

Afp

Un vaccino rivoluzionario che potrebbe fermare la celiachia. Il medicamento bloccherebbe la reazione del corpo al glutine, la principale causa della patologia.
La celiachia impedisce a chi ne è colpito di mangiare qualsiasi cosa che contenga glutine, una proteina che si trova nel grano, nell'orzo e nella segale. Sebbene il pane ne sia la fonte principale, il glutine si trova anche nella pasta, nelle torte, nei biscotti.

Una patologia senza cura

Non c'è cura per la celiachia e chi ne soffre ha un maggiore rischio di incorrere nell'osteoporosi, nell'infertilità e nel cancro dell'intestino se non passa a una dieta priva di glutine.
Le proteine nocive nel glutine danneggiano i villi intestinali, estroflessioni (ripiegamenti verso l'esterno) della parete epiteliale dell'intestino che consentono di aumentare la superficie dell'organo per avere una maggior area assorbente delle sostanze nutritive ingerite con l'alimentazione. Quando sono danneggiati e infiammati, i villi sono incapaci di assorbire il cibo in maniera adeguata e ciò causa spesso diarrea e malnutrizione. Private di vitamine e minerali dalla dieta, le ossa cominciano a indebolirsi, aumento il rischio di osteoporosi.
Alcuni studi mostrano, inoltre, che il rischio di cancro all'intestino raddoppia, probabilmente perché il corpo manca di assorbire le fibre alimentari che potrebbero aiutare a proteggerlo.

Molti non sanno di averla

Nel nostro Paese le persone a cui è stata diagnosticata la celiachia sono circa centomila. Ma i celiaci potenziali potrebbero essere moltiplicati per 6 o 7 volte.  La difficoltà nel diagnosticare alcune forme della patologia (soprattutto quelle silenti o atipiche) fa sì che oggi venga scoperta quasi esclusivamente grazie a sintomi, complicanze e patologie correlate.

"Riprogrammare" il sistema immunitario

Ma il vaccino sperimentale di cui sta per essere avviata la sperimentazione clinica dopo i test di successo in laboratorio, potrebbe rappresentare la svolta definitiva. Si chiama Nex Vax2, funziona "riprogrammando" il sistema immunitario in maniera tale che non attacchi l'intestino in risposta alla presenza di glutine nella dieta.
Il vaccino contiene frammenti molto ridotti delle proteine che scatenano la reazione eccessiva del sistema immunitario durante il processo digestivo. Poiché sono così piccole il sistema immunitario non dovrebbe attaccarle e dovrebbe gradualmente imparare ad accettare le proteine come innocue.
Durante una serie di vaccini successivi, la quantità di proteina introdotta nel corpo viene gradualmente aumentata. Ciò dovrebbe permettere al sistema immunitario di abituarsi lentamente a livelli più alti di glutine nell'organismo in maniera tale che quando sarà reintrodotto nella dieta, non dovrebbe lanciare un attacco potenzialmente devastante.
L'azienda statunitense dietro il vaccino per la celiachia – la Immusant Inc – spera che i celiaci possano essere in grado di mangiare il pane all'interno del proprio regime alimentare.

Al via i test clinici Gli scienziati hanno sviluppato questo nuovo vaccino dopo aver identificato quali dei tremila frammenti di proteine che costituiscono il glutine causano danni all'organismo. I ricercatori hanno ristretto il campo a tre frammenti che sembrano decisivi per la maggior parte dei casi di celiachia.
I test di laboratorio mostrano che il vaccino potrebbe aiutare il sistema immunitario a tollerare il glutine.
Gli esami clinici sono in partenza negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda e coinvolgono più di cento pazienti per verificare se il vaccino possa davvero diventare la prima cura al mondo per la celiachia.