FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Davvero guadagniamo meno di tutti in Europa?

Di Luisa Casanova Stua

Ansa

Secondo i dati diffusi da Euorstat nel recente rapporto “Labour market statistics”, in Italia un dipendente di un'azienda con almeno dieci persone nel 2009 ha guadagnato in media 23.

406 euro lordi. Una cifra davvero irrisoria se paragonata agli stipendi di altri Paesi dell'Eurozona. Il record per i salari più alti, infatti, va al Lussemburgo con 48. 914 euro, al secondo posto i Paesi Bassi con 44. 412 euro e, in seguito, la Germania con 41. 100. Il dato risulta ancora più allarmante, però, se si pensa che, sempre secondo Eurostat, saremmo pagati anche meno dei nostri “cugini” greci e spagnoli. Peggio di noi, quindi, solo Portogallo, Slovenia, Malta e Slovacchia.

Perché c'è dibattito sui dati?
Queste cifre, riprese da tutti i media italiani, sono state diffuse da Eurostat , Ufficio Statistico dell'Unione europea, lo scorso 26 febbraio e sarebbero basati su dati del 2006 e del 2009. Già due giorni dopo, però, sono giunti i dati dell'Istat secondo i quali la situazione non sarebbe così nera. Stando a quanto affermato dall'istituto italiano, i dati di Italia, Grecia e Spagna, insieme a quelli degli altri Paesi, non sarebbero comparabili perché riferiti ad anni diversi. In particolare al 2006 quelli italiani e al 2009 quelli degli altri Stati. Secondo una nota diffusa dall' Istat “per realizzare un confronto corretto si può considerare la stessa pubblicazione Eurostat alla sezione "labour costs", dove i dati derivano dall'ultima edizione della rilevazione sulla struttura del costo del lavoro del 2008”. Secondo la tabella indicata il salario annuo lordo di un lavoratore italiano sarebbe, in media, di 41.872, ancora sotto a Lussemburgo, Germania e Paesi Bassi, ma più alto rispetto a quello di greci e spagnoli.

Quali sono state le razioni della politica?
Anche Palazzo Chigi si è affrettato a smentire l'Eurostat affermando che gli stipendi italiani sarebbero perfettamente in linea con la media europea. I dati, comunque, continuano a preoccupare soprattutto il Governo che da tempo, ormai, sta lavorando alla riforma sul lavoro. Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha commentato: “Abbiamo fatto molta strada ed ora cerchiamo una soluzione condivisa sulla riforma del lavoro. In Italia abbiamo salari bassi e un costo del lavoro comparativamente elevato, bisogna scardinare questa situazione soprattutto aumentando la produttività". Secondo la Fornero “bisogna raggiungere una "flessibilità positiva" che porti "i salari a salire e non a scendere".

Perché gli stipendi sono così bassi?
A detta degli esperti il vero problema italiano è la differenza, piuttosto significativa, tra lo stipendio lordo e il netto. In altre parole: un dipendente costa all'azienda molto di più di quanto lo stesso dipendente mette in tasca.
Da rivedere, quindi, il modello del welfare italiano che prevede che la maggior parte del costo della protezione sociale gravi sulle imprese. L'effettiva consistenza della busta paga, dunque, dipende da diverse voci tra cui la quota per i contributi sociali, l'Irpef e i carichi familiari. In sostanza l'elevato costo del lavoro rende scarsamente competitiva l'Italia mentre i lavoratori soffrono per la scarsità dei salari, sempre meno adeguati al costo della vita. 

TORNA ALL'INDICE DI PUNTO E A CAPO