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Vaccini, Salvini: "Sto con Zaia, no a obblighi sovietici e Forza Italia si occupi di altro"

Il leader della Lega Nord difende la posizione del governatore del Veneto che ha deciso di concedere una proroga fino al 2019

Vaccini, Salvini:
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Matteo Salvini respinge al mittente l'appello lanciato dai capigruppo di Forza Italia e difende le scelte del Veneto.

"Romani e Brunetta hanno tempo per occuparsi di altri problemi. Zaia sta ricevendo le lodi di tante associazioni: vaccinarsi deve essere una libera scelta, non un obbligo sovietico" ha dichiarato il leader della Lega in una conferenza stampa alla Camera, aggiungendo: "Non vorrei che l'Italia sia stata scelta da cavia delle case farmaceutiche".

"C'è una sola regione in Italia che ha l'anagrafe vaccinale certificata ed è il Veneto, dove 93 bambini su 100 sono vaccinati -  ha sottolineato Salvini - Dieci vaccini obbligatori non esistono in nessun paese europeo".

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha deciso di concedere una moratoria per le vaccinazioni fino al 2019 e i le ministre di Istruzione e Sanità, Valeria Fedeli e Beatrice Lorenzin gli hanno inviato una lettera chiedendogli di rivedere la sua posizione: "L'adozione di un provvedimento correttivo - hanno scritto nella lettera - anche a tutela dei cittadini della sua Regione e in particolare dei minori che non possono vaccinarsi per motivi di salute e che per tale motivo necessitano della protezione di gregge".

Legge elettorale - In conferenza stampa Matteo Salvini ha parlato anche della legge elettorale: "Mi auguro che Berlusconi che dice di voler vincere lavori a un centrodestra forte e compatto che si ottiene con una legge chiaramente maggioritaria, in cui si sa chi vince la sera del voto". E poi ha aggiunto: "La Lega è disponibilissima a far parte di una coalizione, ma per questo obbiettivo serve la legge. Sono orgoglioso di poter dire che la Lega, in Sicilia, è stata fondamentale nel compattare la coalizione attorno a un candidato e a un programma".

"Non c'è nessun incontro in preparazione con Silvio Berlusconi. Se ce ne sarà la necessità lo convocheremo noi l'incontro" ha concluso il leader della Lega.

Caso malaria - Matteo Salvini ha anche affrontato il caso della bambina morta per la malaria:  "In generale, è innegabile che un certo tipo di malattie è legato al fenomeno migratorio. Non lo dice la Lega ma la giunta di Trento, e su questo c'è da riflettere. E' evidente che il sistema sanitario del centrafrica sia meno efficiente del nostro".