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Soldi pubblici, boom di ricerche online per il sito del governo sulla trasparenza

Così i contribuenti scoprono che il comune messinese di Gallodoro spende 330mila euro per i dipendenti e che Roma paga 61 milioni lʼanno per il sistema informatico

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Stanare lo spreco, condannare le spese pazze, bloccare la costosa e spesso insensata girandola della burocrazia. Il sito "soldipubblici.gov.it" ha soddisfatto la voglia di trasparenza di tanti cittadini che finalmente hanno potuto guardare con i propri occhi i numeri della macchina statale. Il sito del governo che si propone di spiegare dove vanno i soldi dei contribuenti è online dal 22 dicembre ma ha tanto scatenato l'interesse e la curiosità dei cittadini da essere schizzato in testa alle ricerche degli italiani su Google.

Soldi pubblici, boom di ricerche online per il sito del governo sulla trasparenza

Il portale, come spiegato dal Premier, mette online "tutto l'elenco dei denari, così ognuno potrà verificare quanto costa un'opera pubblica, quanto un dirigente". Un tassello "utile alla spending review", aveva detto il presidente del Consiglio, ma soprattutto "un'opera straordinaria di trasparenza".

Si tratta di una prima versione del portale, si legge sullo stesso sito, con cui è possibile accedere ai dati dei pagamenti delle Regioni, delle aziende sanitarie regionali, delle Province e dei Comuni, con cadenza mensile e aggiornamento al mese precedente. I dati sono tratti dal sistema SIOPE, frutto di una collaborazione tra Banca d'Italia e Ragioneria Generale dello Stato, che aggrega i pagamenti giornalieri delle diverse P.A. attraverso una serie di circa 250 codifiche gestionali.

E così si scopre che il piccolo comune messinese di Gallodoro, 330 abitanti, spende 330mila euro per i propri dipendenti. Oppure che i politici della Valle d'Aosta percepiscono quasi 2 milioni di euro di indennità di missione e rimborsi spese viaggi. Oppure ancora che Roma paga 61 milioni l'anno per il sistema informatico.