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Renzi contestato a Milano: "Io non scappo" Italicum, "patto con Berlusconi scricchiola"

Momenti di tensione allʼarrivo del presidente del Consiglio alla Alcatel di Vimercate: uova lanciate contro le auto blu. Il premier chiede "più fiducia sul futuro dellʼItalia". Toti sul Nazareno: "Renzi parli chiaro"

matteo renzi alcatel
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"Bisogna essere più fiduciosi sul futuro del nostro Paese". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in visita all'Alcatel a Vimercate, nel Milanese. "Si deve smettere di fare convegni ma fare le opere. Da 20 anni si parla di innovazione ma non si fa", ha spiegato il premier, contestato al suo arrivo da alcuni manifestanti con lancio di uova sulle auto del suo staff.

Renzi contestato a Milano: "Io non scappo" Italicum, "patto con Berlusconi scricchiola"

"Ue, mai parlato di covo di burocrati" - "Non ho mai detto che la commissione Ue sia un covo di burocrati, ma ora che l'hanno detto loro la cosa mi fa pensare", ha affermato Renzi riferendosi al botta e risposta dei giorni scorsi. Il premier ha poi aggiunto: "Se vogliono uscire dal recinto dorato della burocrazia dicano che tutti gli investimenti che servono per creare tecnologia, ricerca e innovazione vengano tolti dalle catene del patto di Stabilità".

"L'Europa deve cambiare" - Niente polemiche, quindi, ma impegno in prima persona per il cambiamento. "I dati Ocse che dicono che l'Eurozona è il problema dell'economia mondiale sono molto tristi da un lato e incoraggianti dall'altro perché dimostrano che se l'Eurozona cambia, può tornare a crescere anche l'economia mondiale. Perciò in Italia stiamo facendo una battaglia perché l'Europa cambi".

"Puntare su Agenda digitale e banda larga" - "Credo che l'Italia debba essere capace di investire sull'Agenda digitale, la banda larga. Dobbiamo smettere di parlarne e fare convegni e portarli avanti centralizzando gli investimenti", ha invece detto il premier inaugurando l'impianto Alcatel Lucent. "Ogni ministero ha la propria parte di investimenti e li fa senza sentire il ministero accanto. Occorre un'unica regia, con tempi certi e investimenti certi".

"Basta gufi, siamo come il calabrone" - Tra l'ironico e il serio, il presidente del Consiglio ha poi deciso di mandare in pensione uno dei suoi cavalli di battaglia: "Non parlo della solita storia del gufo, ma della storia del calabrone che non dovrebbe volare eppure vola e ogni tanto punge anche. Siamo pieni di gente che dice non ce la farete mai...".

"Chi sta nel piagnisteo non va da nessuna parte" -
"Quelli che sono capaci di mettersi in gioco vincono, quelli che stanno nel piagnisteo e nelle occasioni perdute non vanno da nessuna parte: il nostro tempo è adesso", ha aggiunto il leader del Pd citando poi un proverbio africano: "Il miglior momento per piantare un albero era vent'anni fa, il secondo migliore è adesso".

Incontro con i metalmeccanici della Brianza - Al termine della visita alla nuova sede di Alcatel-Lucent, il presidente del Consiglio ha incontrato una delegazione di Fiom, Fim e Uilm della Brianza. L'incontro, durato poco più di una decina di minuti secondo i sindacati si è svolto in un clima cordiale e si è incentrato sul mantenimento della presenza produttiva in Italia.

"Di fronte alla crisi non scappo" - Infine, Renzi è intervenuto all'assemblea dell'Anci reagendo così alle contestazioni: "Mi tirano le uova? Io sono pronto a fare le crepes. Quando c'è una crisi, il presidente del Consiglio deve fare il sindaco, non il coniglio. Non deve scappare, deve mettersi in gioco". E aggiunge che l'Italia è stata "funestata dall'atteggiamento remissivo di una generazione di politici e tecnici che si sono limitati a ricucire qualche strappo".

Messaggio a Berlusconi: "Patto del Nazareno scricchiola" - Qui, parlando con un sindaco sull'esigenza di semplificazione fiscale e facendo una battuta, il premier lancia un messaggio a Silvio Berlusconi: "Un'apertura a Forza Italia fammela fare, già c'è il patto del Nazareno che scricchiola. Altro che scricchiola...".

La replica di Toti: "Dica chiaramente se non vuole rispettare il patto" - Matteo Renzi deve dire "chiaramente" se vuole "rompere" il patto del Nazareno con Forza Italia sulle riforme. Lo ha detto il consigliere politico Giovanni Toti. "Se il governo intende rompere il patto - ha sottolineato Toti - lo dica chiaramente, hanno giù cambiato l'accordo nove volte, quello che chiediamo sono modifiche condivise".