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Marino perde un altro pezzo: lascia lʼassessore Silvia Scozzese

La responsabile del Bilancio se ne va lamentando lʼ"affievolimento dellʼazione riformatrice", il "lavoro di squadra venuto meno" e il sistema di "proroghe e affidamenti diretti"

silvia scozzese
ansa

La giunta di Ignazio Marino perde oggi altro pezzo: l'ultima a lasciare è stata Silvia Scozzese, assessore al Bilancio, che nella sua lettera di dimissioni parla di "affievolimento dell'azione riformatrice" e di "lavoro di squadra venuto meno". In due anni l'esecutivo capitolino ha visto in totale otto assessori dire addio al Campidoglio, ultimi dei quali il vicesindaco Luigi Nieri e l'assessore ai Trasporti Guido Improta.

La Scozzese, tecnica dell'Anci definita di area renziana, era arrivata nel giugno 2014 per prendere il posto di Daniela Morgante. E per un anno si è impegnata nella stesura, assieme alla cabina di regia a Palazzo Chigi, del piano di rientro previsto dal decreto "Salva Roma". "In meno di un anno - dice - siamo passati da essere l'ultimo Comune ad approvare il bilancio nel 2013 ad essere il primo ad approvarlo nel 2015".

Un successo che però non è bastato: oltre a lamentare l'affievolimento dell'intervento e del lavoro di squadra, l'ex assessore esprime "perplessità e fermo dissenso" su scelte come ad esempio operare "al di fuori degli ambiti di tipicità e di correttezza degli atti amministrativi".

"Da un po' di tempo - scrive la Scozzese nella lettera a Marino - registro l'affievolimento di questa azione ed il compimento di scelte che a me appaiono in contraddizione con le finalità che insieme ci eravamo dati. Condivido la necessità di potenziare la spesa nei settori relativi ai servizi alla città, ma essa non può essere costruita al di fuori degli ambiti di tipicità e di correttezza degli atti amministrativi, ambiti che devono costituire e rimanere il faro della nostra azione quotidiana".

"Ti ho altresì rappresentato - prosegue - le mie perplessità e il mio fermo dissenso su scelte che reputo non opportune e non utili per il raggiungimento di risultati efficaci, e questo ha determinato un clima nel quale l'Assessore al Bilancio sembra essere diventato l'ostacolo principale al compimento delle scelte amministrative".

"La macchina amministrativa - rileva ancora - ha probabilmente bisogno di più risorse ma, a mio avviso, ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di recuperare efficienza ed equità nella distribuzione dei benefici che eroga ai cittadini nel pieno rispetto delle regole e dei principi che disciplinano l'azione amministrativa. Ad oggi, come ho più volte rappresentato alla Giunta ed ai Consiglieri, il tema fondamentale è proprio quello di garantire i servizi utilizzando le risorse disponibili attraverso procedure di evidenza pubblica, e non già richiedendo maggiori risorse finalizzate ad alimentare proroghe e affidamenti diretti. E un tale tema, che reputo ineludibile, non può costituire o essere considerato come un ostacolo al compimento delle scelte amministrative".