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Da Rimini Luigi Di Maio sfida la Ue sul 3% deficit/Pil e attacca Alfano

"Abbassiamo il debito e più investimenti per le Pmi": sono due dei punti principali della ricetta economica per lʼItalia del M5s

Da Rimini Luigi Di Maio sfida la Ue sul 3% deficit/Pil e attacca Alfano - foto 1
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"Il 3% deficit/Pil non è un dogma, così potremo ridurre il debito pubblico.

Se non facciamo nuovi investimenti, anche un po' in deficit, il debito non lo ridurremo mai". Lo ha affermato il candidato premier M5s, Luigi Di Maio, parlando dal palco di Italia 5 Stelle a Rimini. "E spero che ascoltino anche i Paesi Ue", ha aggiunto. La legislazione sulle imprese invece va semplificata insieme alla burocrazia. Per questo la prima cosa da fare è "lascarle in pace".

Imprese e fisco e banca pubblica - Per Di Maio va cambiato anche l'approccio mirato eccessivamente alle grandi imprese: "Se il 95 per cento delle piccole e medie imprese è sotto i dieci dipendenti possiamo permettere - si chiede - che si facciano a Bruxelles i provvedimenti per chi ha più di cento dipendenti?". Sugli investimenti spiega: "Quando le banche chiudono i rubinetti, le piccole imprese hanno bisogno di una banca pubblic, è un principio sacrosanto di uno Stato innovatore".

Reddito di cittadinanza a chi perde il lavoro - "Ai cinquantenni che perdono lavoro daremo il reddito cittadinanza. Da dove si prendono i soldi? Dagli investimenti nei settori innovativi", sottolinea il candidato premier M5S.

Regionali in Sicilia: tutti contro di noi - Sulle Regionali siciliane è tornato a dare il suo pieno sostegno al candidato del M5s. "Possiamo liberare la Sicilia dai vecchi partiti, diamo il massimo sostegno a Cancelleri". Ma attenzione a "non utilizzare le elezioni in Sicilia per grandi dinamiche nazionali, le elezioni sono importanti per i siciliani". Poi l'attacco ai partiti "in Sicilia abbiamo tutti contro, Musumeci e Micari, ma tutta la gente onesta è con noi".

Alfano si è venduto al Pd con la soglia del 3% - "Girando la Sicilia con Cancelleri questa estate mi sono chiesto che cosa ha ottenuto in cambio Alfano per sostenere Micari in Sicilia. Adesso ho capito: Alfano ha barattato una legge elettorale indegna che ha una soglia di sbarramento al 3%, ma non credo che Ap ce la farà", accusa Di Maio.

Dirigenti non siano yes-man - Con il M5s saranno premiati i bravi lavoratori e non coloro che danno il loro consenso in maniera servile. Parola di Di Maio che sottolinea: "Dobbiamo valorizzare le buone risorse tra i dirigenti pubblici, non gli yes-men".

Io giovane? I politici navigati hanno fatto "Buona Scuola" e "Legge Fornero" - Luigi Di Maio rifiuta di essere etichettato come impreparato per ragioni anagrafiche. Per il candidato premier del Movimento 5 stelle "il futuro non è dei giovani, il presente è dei giovani". "Se io a 31 anni sono considerato giovanissimo, non andiamo da nessuna parte", ha spiegato. "In questi anni ne ho visti di politici presunti competenti, sono quelli che hanno fatto la legge Fornero senza pensare a chi rimaneva senza lavoro e senza pensione o la Buona scuola, senza sapere che fine avrebbero fatto gli insegnanti siciliani". La competenza non basta, a giudizio di Di Maio, "serve sensibilita' politica e umanita' nel trattare i problemi. Io non ho visto politici competenti ma politici che hanno messo le loro competenze al servizio di una lobby, di una organizzazione criminale o anche di qualche partito".

Roberto Fico: "Il M5s non ha un capo" - "Oggi il candidato premier è il capo della forza politica, ovvero è riferito alla legge elettorale e non è capo della vita politica generale del movimento. Questa è una grande distinzione". Lo ha detto il deputato M5S Roberto Fico, parlando ai giornalisti che lo attendevano davanti al suo albergo a Rimini.