FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Caos in commissione Italicum, Brunetta: se lo voti solo il Pd

Forza Italia protesta e abbandona i lavori dopo la sostituzione di 10 membri. Cuperlo: legislatura a rischio. Sel: è una farsa. Via anche Lega e M5S. Renzi ribatte: "La sostituzione è democrazia"

renato brunetta
ansa

In Commissione Affari costituzionali "dichiareremo l'inaccettabilità della posizione del Partito democratico, che evidentemente vuole eliminare qualsiasi dibattito in qualsiasi senso".

Lo ha affermato Renato Brunetta (Fi), abbandonando i lavori insieme a Sel ed M5S e aggiungendo: "Di fronte a questo atteggiamento noi lasceremo al Pd tutta la responsabilità di approvarsi in Commissione l'Italicum blindato, a disonore del Partito democratico stesso".

Brunetta fa riferimento alla sostituzione di dieci membri del Pd in Commissione Affari Costituzionali della Camera, forse "sgraditi" al governo che sull'approvazione dell'Italicum non vuole avere ostacoli. Un fatto che ha spinto Forza Italia ad abbandonare i lavori in Commissione e che ha sconcertato anche Gianni Cuperlo.

"E' un episodio che credo abbia pochi precedenti nella cronaca parlamentare. E' successo in passato che un singolo parlamentare sia stato sostituito in commissione, ma qua siamo di fronte a una sostituzione di massa. E' un precedente che forse dovrebbe fare riflettere", ha affermato a "La Telefonata di Belpietro". Cuperlo ribadisce inoltre che una eventuale fiducia sull'Italicum metterebbe a rischio la legislatura.

Anche Sel e Lega Nord abbandonano i lavori in commissione

- Il gruppo Sel lascerài lavori della commissione Affari Costituzionali della Camera sull'Italicum a seguito della sostituzione dei 10 deputati Pd. "Non siamo abituati alle farse, è un fatto senza precedenti, è evidente che Renzi tratta la commissione come una sezione del Pd", sottolinea il capogruppo Sel Arturo Scotto. Stessa decisione del Carroccio: - "Non abbiamo alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali", annuncia Cristian Invernizzi, capogruppo in commissione. "Questo è un ulteriore esempio di come Renzi utilizzi il parlamento a suo uso e consumo".

M5S: "Non partecipiamo a questa farsa" -

"Non partecipiamo a quella che è una farsa, il Pd si troverà da solo a votare" il ddl. Lo afferma la capogruppo del M5S alla Camera, Fabiana Dadone, annunciando l'uscita dei deputati pentastellati dalla commissione Affari costituzionali. "Ripresenteremo i nostri emendamenti in aula", spiega Dadone.

Guerini (Pd): "Da opposizioni strumentalizzazione"

- Il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini, commentando l'Aventino annunciato dalle opposizioni, ha detto: "Sono sorpreso, non ne capisco la ratio. Mi pare che ci sia la volontà di strumentalizzare, di sottrarsi al confronto e di ricavare qualche beneficio politico in questo passaggio".

"Da Forza Italia deriva non utile a se stessa"

- "Oggi Forza Italia fa scelte differenti ma non sul merito della legge e si è chiamata fuori scegliendo una deriva polemica non utile a se stessa", ha aggiunto Guerini sottolineando come Brunetta usi "espressioni sempre più mirabolanti per legittimare il suo ruolo".

Pd, ecco le new entry

- Tra i membri della Commissione Affari Costituzionali della Camera figurano anche i 10 esponenti del Pd chiamati a sostituire i ' dissidenti'. I 10 deputati sono David Ermini, Alessia Morani, Giampaolo Galli, Franco Vazio, Stefani Covello, Paola Bragantini, Stella Bianchi, Maria Chiara Gadda, Edoardo Patriarca e Ileana Piazzoni.

Renzi: "L'Italicum votato anche da FI" -

Piccata la replica del premier Matteo Renzi, che ricorda come "la proposta - che è stata sempre votata a stragrande maggioranza - è stata approvata anche dal resto della maggioranza e dai senatori di Forza Italia". Il presidente del Consiglio sottolinea quindi come sia ormai "tempo di decidere. Chi grida allo scandalo perché alcuni deputati sono sostituiti dovrebbe ricordare che è non solo normale ma addirittura necessario se crediamo ai valori democratici: si chiama democrazia quella in cui si approvano le leggi volute dalla maggioranza, non in cui vincono i blocchi imposto dalle minoranze. Ci hanno insegnato che quando si vota all'interno di una comunità si rispettano le decisioni prese assieme".

La Boschi: "Voto segreto incomprensibile" -

Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ritiene invece "non comprensibile chi oggi ha invocato il voto segreto a meno che non ci sia una qualche forma di imbarazzo rispetto a non votare una legge elettorale identica a quella votata dallo stesso gruppo al Senato. Credo che in realtà abbiano poca dimestichezza con le regole della democrazia, non capisco questo atteggiamento".