FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Berlusconi: "Chi ha abbandonato Forza Italia lo ha fatto per tornaconto"

Parlando di Angelino Alfano, ministro del governo Renzi, il leader di Fi ha quindi commentato: "Eʼ attaccato alla sua poltrona con forte affetto..."

silvio berlusconi, che tempo che fa, fabio fazio
ansa

Coloro che hanno abbandonato Forza Italia lo hanno fatto perché "professionisti della politica". Lo ha detto Silvio Berlusconi, spiegando che "per me e per la maggioranza di FI la politica è dovere, loro fanno politica per il proprio tornaconto" e non hanno "speranza di un futuro politico". Parlando di Angelino Alfano, ministro del governo Renzi, Berlusconi ha quindi commentato: "E' attaccato alla sua poltrona con forte affetto...".

Berlusconi: "Chi ha abbandonato Forza Italia lo ha fatto per tornaconto"

"Renzi non ha migliorato situazione" - "Renzi ha fatto tante cose che però non hanno influito su benessere italiani, anzi le cose sono molto degradate. Oggi la prospettiva è al contrario una prospettiva di povertà e questo e quello che mi fa sentire responsabilità di non abbandonare sfida di non abbandonare la sfida del 1994", ha quindi detto Berlusconi, ospite di "Che tempo che fa".

"Il popolo deciderà il leader di Fi, ma non con le primarie" - Quanto al futuro leader di Forza Italia, Berlusconi ha spiegato che "in una monarchia è il sovrano che decide il successore, nelle democrazie è il popolo che decide il leader". Quanto alla modalità con cui sarà scelto, ha aggiunto: "Penso a qualcosa un poco diverso dalle primarie perché sono larghissimamente manipolabili. Con le primarie sono stati scelti i peggiori sindaci che le città abbiano avuto nella storia".

Quanto all'aver già individuato un possibile erede, Berlusconi ha spiegato che "non si è ancora fatto vivo, spero accada presto". Quanto alla possibilità di rimanere leader di Fi, ha spiegato: "No, io non sono candidabile per sei anni e conosce la mia età. Potrò dare una spinta e promuovere una grande crociata ma poi dovrà esserci qualcuno, ci sono grandi personaggi che possono aspirare".

"Serve rivoluzione su fisco, Stato, magistratura" - "Una grande riforma della macchina dello Stato, una grande riforma del fisco, una riforma profonda della magistratura": sono questi i tre punti "della rivoluzione liberale", ha spiegato Berlusconi. "Renzi non è più un leader comunista, ma è uomo di sinistra e viene da una tradizione che non gli consente di realizzare l'equazione sullo sviluppo: meno tasse su imprese e lavoro creano più produzione", ha aggiunto.

"Grillo è finito, l'ho fermato io" - Quanto al Movimento 5 Stelle, Berlusconi ha spiegato che "durante le elezioni europee ho decretato la fine Grillo, si è fermata lì la storia di Grillo, oggi non c'è possibilità che vada da nessuna parte e i suoi non contano nulla in Parlamento. E' una ferita nella democrazia ma non più un pericolo e andrà verso degrado".

"Sì a diritti anche per coppie gay" - Berlusconi ha quindi parlato di diritti civili. "Forza Italia ha un dipartimento per diritto civili che si sta occupando di questo. Io personalmente credo che non vi sia motivo per cui in uno stato civile un fidanzato e un fidanzata etero o dello stesso sesso non possano assistere l'altro se malato o lasciare in eredità qualcosa".

"Nazareno finito per sempre" - Per Silvio Berlusconi non esiste alcuna possibilità di recuperare il Patto del Nazareno. "Mi spiace ma è così. Non era un contratto con delle clausole ma era un metodo nel quale ho sperato molto", ha spiegato il leader di Forza Italia, aggiungendo inoltre che "Renzi è sempre stato molto gentile, non ho nulla di personale contro di lui. Ma siamo diversi, lui fa proclami, slogan, io miro a realizzare le cose".