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Governo, via alle consultazioni al Quirinale
E il Movimento 5 Stelle chiude ancora al Pd

Crimi: "Lavoriamo allʼineleggibilità di Berlusconi". Bersani: "Al Colle con la nostra proposta"

Afp

Prendono il via le consultazioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in vista della formazione del governo. Oggi saliranno al Colle i presidenti delle Camere, Boldrini e Grasso, e i partiti più piccoli. Domani i big. Bersani chiederà l'incarico, mentre il centrodestra si presenterà con una delegazione unica composta da Pdl e Lega. A rappresentare il M5S, invece, Grillo e Casaleggio.

Via alle consultazioni - Alle 10 salirà al Quirinale il presidente del Senato Pietro Grasso, seguito dalla presidente della Camera Laura Boldrini. Sarà poi la volta del gruppo parlamentare Misto del Senato, del gruppo Misto della Camera e poi della rappresentanza della Sdtiroler Volkspartei e di quella della Valle d'Aosta. Nel pomeriggio Napolitano sentirà il gruppo parlamentare del Senato per le Autonomie-Psi, poi gli esponenti di Sel, e infine i gruppi parlamentari di Scelta Civica per l'Italia. Giovedì saranno sentiti i gruppi parlamentari Movimento 5 Stelle, seguiti da quelli del Pdl, Lega Nord e Autonomie. Sarà poi il turno del presidente Emerito, Carlo Azeglio Ciampi, e infine del Partito democratico.

Bersani: "La nostra proposta è quella votata dal Pd" Il leader del Pd Pier Luigi Bersani ha ribadito che "la nostra proposta politica resta quella votata dalla direzione del Pd. Poi naturalmente spetta al capo dello Stato decidere".

M5s chiude al Pd
- Intanto, il Movimento 5 Stelle chiude qualsiasi spiraglio di trattativa al Pd. "Bersani è stato bravo, ha fatto una mossa astuta con Boldrini e Grasso, ma il Movimento non darà mai la fiducia a un governo guidato da lui. Nemmeno se adotta il nostro programma e nemmeno se cammina di notte sui ceci", ha detto Claudio Messora, neo responsabile comunicazione M5S al Senato. Sull'ipotesi di fiducia a un governo di grandi personalità risponde: "Vedremo, lo decideranno deputati e senatori. Ma la fiducia una volta che la dai è un casino, poi toglierla è complicato".

M5S: "Ineleggibilità di Berlusconi
- Ma gli esponenti di Grillo ne hanno anche per il Pdl. "Il gruppo al Senato è forte e compatto. Iniziamo con la fase propositiva: ineleggibilità di Berlusconi, tagli alla casta dei partiti per riversarli a coprire i tagli fatti nel sociale, interventi per le piccole e medie imprese", ha scritto su Facebook il capogruppo Vito Crimi. "Noi ci siamo... Gli altri sono pronti? Il nostro ufficio legislativo sta già lavorando...".

Maroni assicura: "Siamo col Pdl, ma un governo serve" - Il segretario della Lega Roberto Maroni ha garantito fedeltà al Pdl "per cui non faremo nulla che sia contro la coalizione e concorderemo tutto", ma ha anche precisato: "Detto ciò come governatore della Lombardia voglio un governo che mi dia risposte. Andremo insieme con il Pdl alle consultazioni da Napolitano".

Capigruppo: uno studio per tagliare i costi - La Conferenza dei capigruppo della Camera, nella sua prima riunione della legislatura, ha intanto deciso di avviare uno studio per ridurre i costi di Montecitorio, e per effettuare una revisione del Regolamento, come riferito da alcuni partecipanti alla riunione.