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Ucraina, mercoledì vertice a Minsk Mosca avverte: "No armi a Kiev"

Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande si sono sentiti al telefono per discutere di un piano di pace elaborato dopo i colloqui di Mosca, stabilendo di vedersi di nuovo in Bielorussia. Altri 8 morti a Donetsk

- Si giocano le ultime chance per la pace in Ucraina. Al termine della prevista conference call, Angela Merkel, Francois Hollande, Vladimir Putin e Petro Poroshenko hanno proposto di incontrarsi mercoledì a Minsk per discutere del piano di pace in preparazione in queste ore. Lavrov intanto risponde a Biden: "Con armi a Kiev conseguenze imprevedibili". Kerry tranquillizza: "Soluzione diplomatica". Otto civili morti a Donetsk.

Ucraina, mercoledì vertice a Minsk Mosca avverte: "No armi a Kiev"

Si apre così uno spiraglio nelle febbrili trattative di queste ore per scongiurare una escalation militare della crisi ucraina. "Si è lavorato ancora ad un pacchetto di misure", nell'ambito degli "sforzi" per una "regolazione del conflitto nell'est dell'Ucraina", ha detto il portavoce del governo tedesco.

D'altronde non è pensabile uno scenario militare come prospettato dal vicepresidente americano Biden. Lo esplicita con il solito pragmatismo britannico il ministro degli Esteri Gb Philip Hammond: "Gli ucraini non sono in grado di sconfiggere l'esercito russo, non è pensabile. Ci deve essere una soluzione politica" al conflitto in Ucraina". D'altro canto secondo l'esponente del governo di Cameron la crisi economica costringerà Mosca a frenare la sua "scandalosa" incursione in Ucraina.

Poroshenko: "Progressi" - Dopo la tensione degli ultimi giorni, che aveva visto il suo apice nelle affermazioni di Hollande ("Senza un accordo, l'unico scenario è la guerra"), ci sarebbero quindi stati sostanziali "progressi", come si legge nel sito della presidenza ucraina, secondo cui i quattro leader si aspettano che i loro colloqui a Minsk portino ad un "rapido e incondizionato cessate il fuoco".

Puntin "incerto": "A Minsk solo a certe condizioni" - Più incerta la posizione della Russia. Mosca sarà infatti presente a Minsk solo "se entro quel giorno si riuscirà a concordare su certe posizioni", ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riportato dall'agenzia Tass.

Lavrov a Kerry: "Armi a Kiev? Conseguenze imprevedibili"- A segnare uno dei punti di maggiore tensione delle ultime ore erano state le dichiarazioni del vice presidente Usa Joe Biden che aveva detto che gli Usa avrebbero continuato a fornire "assistenza sulla sicurezza" a Kiev. Dichiarazione letta da più parti come annuncio di Washington di voler fornire armi all'Ucraina. Immediata la reazione di Mosca. "Il piano, discusso a Washington, di fornire armi a Kiev potrebbe avere conseguenze imprevedibili e minare gli sforzi per una soluzione politica alla crisi ucraina", aveva risposto il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov.

Armi a Kiev, gli Usa fanno retromarcia - Era poi arrivata la retromarcia del segretario di Stato Usa, John Kerry. "Vi assicuro che non ci sono divisioni, noi siamo uniti, siamo uniti nella diplomazia e lavoriamo insieme, tutti d'accordo sul fatto che non possa esserci una soluzione militare".

Otto civili morti a Donetsk - Otto civili sono morti e una decina sono rimasti feriti in recenti bombardamenti in varie località vicino a Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi: lo riferisce Eduard Basurin, rappresentante del ministero della difesa dell'autoproclamata repubblica di Donetsk.

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