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Ucraina, Mosca: "Pronti a escalation" Obama:negoziati Minsk ultima chance

Il presidente americano ha sollecitato il leader russo a cogliere lʼopportunità presentata dai colloqui di Minsk nel tentativo di raggiungere una soluzione pacifica. Ventiquattro morti a Donetsk

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Il presidente americano Barack Obama ha sollecitato il leader russo Vladimir Putin a cogliere l'opportunità presentata dai colloqui di Minsk tra Russia, Francia, Germania e Ucraina nel tentativo di raggiungere una soluzione pacifica. Lo si legge in un comunicato della Casa Bianca. "Altrimenti - ha detto Obama al telefono con Putin - i costi per la Russia aumenteranno".

Se gli Usa decideranno di armare l'esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà "un'ulteriore escalation del conflitto" è il monito di Mosca che accompagna le ultime tese trattative notturne a Minsk alla vigilia del summit nella capitale bielorussa considerato l'ultima chance diplomatica per riportare la pace nel martoriato Donbass con la mediazione franco-tedesca.

Anche il Papa sostiene intanto una soluzione negoziata, ha ricordato il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, dando "per naturale" che Bergoglio parlerà della crisi ucraina con la Merkel nel loro incontro il 21 febbraio in Vaticano.

La vigilia del vertice di Minsk è nervosa, contrassegnata da nuove offensive militari reciproche con l'ennesima strage di civili, dall'ennesima esercitazione bellica russa ai confini ucraini, da previsioni e segnali contradditori. E dai toni di sfida russi contro le possibili forniture di armi difensive letali a Kiev da parte degli Usa, osteggiate da gran parte dei Paesi europei: "Cercano di coinvolgere la Russia in un conflitto militare interstatale" e "sfruttando la questione ucraina vogliono un cambiamento del potere" in Russia, ha accusato il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev.

Anche un eventuale inasprimento delle sanzioni europee, avvisa il Cremlino, sarebbe un passo "verso la destabilizzazione". L'unico segnale in parte positivo arriva da Kiev: il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Ievgheni Perebiinis, ha sostenuto che il governo ucraino è "cautamente ottimista" in vista del vertice di domani, benché - ha precisato - sia necessario "anche essere pronti al peggior scenario".

In ogni caso, a suo avviso, quella di mercoledì "non è l'ultima chance" per trovare "una soluzione pacifica" al conflitto. Uno scenario, quest'ultimo, avvalorato da una fonte diplomatica vicina alle trattative, citata dall'agenzia Ria Novosti: per mercoledì non è prevista la firma di alcun "documento sui risultati del summit. Probabilmente - ha aggiunto la fonte - possiamo aspettarci una dichiarazione congiunta".

Tutto fa presagire comunque che il vertice si tenga e che suggelli almeno l'inizio di un processo di pace, se non altro sulla carta, per fermare venti di guerra peggiori e magari congelare il conflitto.