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Siria, la password di Assad? Era 1234

Un hacker: "Ha usato il codice più idiota del mondo, così siamo entrati nella mail del dittatore"

Ap/Lapresse

Quando, nel mese di febbraio, gli hacker dell'opposizione siriana rivelarono di essere riusciti a entrare nella mail privata utilizzata dal dittatore di Damasco, Bashar al Assad, e da sua moglie, Asma, tutti pensarono che il gruppo di pirati avesse dovuto faticare non poco, e che la casella di posta elettronica del "padrone" della Siria fosse superprotetta. In realtà non era così: la password per entrare nella mail di Assad era semplicemente 1234.

L'hacker, Abdullah al-Shamri, ha raccontato al quotidiano in lingua araba Al-Hayat come lui e il suo gruppo siano riusciti a penetrare nella casella di posta elettronica di Assad. All'inizio gli esperti informatici hanno provato con password complesse, tentando di indovinare quale potesse essere quella del dittatore in base ai suoi interessi, a date importanti nella sua vita... Ma niente, dopo una settimana di tentativi gli hacker non erano ancora riusciti a infiltrarsi.

E' stato a quel punto che al-Shamri e i suoi hanno avuto l'illuminazione: "Avevamo utilizzato l'approccio sbagliato - ha spiegato l'hacker al quotidiano -. Stavamo ragionando in modo troppo intelligente. Allora ci siamo detti: apostrofiamo sempre il regime e il suo capo come imbecilli, proviamo a ragionare da imbecilli". E hanno inserito nel campo "Password" quello che, anche grazie al film "Balle spaziali", è universalmente riconosciuto come il codice più idiota dell mondo: 1234. Con loro sorpresa, le porte della casella di posta elettronica di Assad si sono aperte, e gli hacker hanno potuto spiare per 8 mesi la corrispondenza del dittatore.

Non hanno trovato rivelazioni così scottanti da far cadere il regime, come avevano sperato. Ma hanno scoperto, per esempio, che la moglie di Assad è una "compratrice compulsiva" su Internet, dove ha ordinato di tutto e di più: dai vasi ming ai gioielli alle collane, dalle candele alle tavole ai candelieri. E sono riusciti a dare una mano all'opposizione per far scoppiare la rivoluzione.