FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Siria, in onda sulla Cnn la strage dei bambini
Insorti: "Uccisi 25 bimbi, 175 morti oggi"

Il documento girato dal corrispondente del network americano ad Aleppo mostra 9 piccoli tra i 4 e gli 11 anni uccisi da un bombardamento allʼinterno della loro casa

Ap/Lapresse

Ad Aleppo, città del Nord della Siria, un bombardamento aereo da parte dei militari del regime ha fatto una strage di bambini: 9 di loro, tra i 4 e gli 11 anni, sono morti sotto le bombe in una abitazione nel quartiere al-Sharaa. I comitati della rivolta locale parlano di altri bimbi uccisi nel quartiere di Marjeh e complessivamente di 25 piccole vittime. A documentare l'orrore ci sono le immagini girate dal corrispondente della Cnn nella città.

Almeno 45 esecuzioni sommarie, 175 morti in totale
E' di 175 morti il bilancio del "massacro" condotto dalle autorità siriane nella provincia di Aleppo. Lo riferiscono gli attivisti dei Comitati di coordinamento locale, secondo i quali 45 delle vittime sono state uccise con vere e proprie esecuzioni sommarie. Un bilancio confermato dalla Lega siriana per i diritti umani, secondo la quale l'offensiva dell'esercito è partita nella notte e ha colpito alcune aree residenziali della provincia di Aleppo, molte delle quali sarebbero state completamente distrutte.

L'offensiva del regime
Continuano in Siria gli attacchi delle forze fedeli al presidente Bashar al Assad contro l'esercito di liberazione ad Aleppo. Gli intensi scontri di ieri sono proseguiti nella notte e questa mattina. In azione ci sono l'artiglieria, l'aviazione e gli elicotteri del regime che stanno bombardando i quartieri di al-Shaar, Marjeh, Hanano e Hidariyeh. Numerose le vittime, tra cui almeno 25 bambini.

Anche i ribelli continuano a contrattaccare
Nella zona di Idlib, l'esercito di liberazione ha annunciato di aver abbattuto un caccia governativo, un Mig. Ai media internazionali è stato mostrato un video che riprende i resti del velivolo e la salma del pilota. I ribelli hanno anche annunciato - ma la notizia non trova per il momento conferme - di aver conquistato l'aeroporto militare di al-Hamdan, ad Abu Kamal, nella provincia di Deir al-Zour.

Morsi: "Paesi arabi responsabili"
A livello internazionale, la questione è al centro del consiglio dei ministri degli Esteri della Lega araba, in corso al Cairo. Nel suo intervento, il presidente egiziano Mohammed Morsi ha affermato che i Paesi arabi sono responsabili di quanto sta accadendo in Siria e ha invitato i partecipanti al summit ad agire rapidamente per metter fine alla crisi. "Faccio appello al regime siriano perché fermi il bagno di sangue", ha esortato Morsi.

Spaccatura all'Onu
In seno all'Onu resta una spaccatura. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha ribadito che "non è un segreto che siamo molto delusi da Russia e Cina che con le loro azioni hanno bloccato il ricorso del Consiglio di sicurezza a risoluzioni più severe per il regime siriano".

Erdogan: "In Siria creato uno stato terroristico"

Il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito che "il governo siriano ha creato uno stato terroristico" nel Paese e ha esortato la comunità internazionale a trovare un'intesa per sostenere la popolazione dello stato mediorientale, che subisce massacri da parte del regime.