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Wikileaks, Julian Assange: "Prestolascerò l'ambasciata dell'Ecuador"

Conferenza stampa nella sede della rappresentanza diplomatica ecuadoriana a Londra. Il 43enne australiano, ricercato dalle autorità Usa, avrebbe bisogno di cure particolari per problemi al cuore

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Julian Assange è pronto a lasciare l'ambasciata dell'Ecuador a Londra a causa di problemi cardiaci. "Lascerò presto la sede di rappresentanza del governo latino americano, ma non mi consegnerò alla polizia", ha detto in conferenza stampa il fondatore di Wikileaks, ricercato, oltre che dalle autorità Usa, anche dalla giustizia svedese per un presunto stupro. Il 43enne di origine australiana infatti necessita di cure particolari.

Wikileaks, Julian Assange: "Prestolascerò lʼambasciata dellʼEcuador"

L'ambasciata dell'Ecuador aveva chiesto l'autorizzazione per farlo ricoverare, sfruttando un'auto diplomatica come ambulanza, in modo da evitare l'arresto. Le autorità britanniche hanno però respinto la richiesta.

Il fondatore di Wikileaks da oltre due anni si trova nella sede diplomatica ecuadoriana a Londra per sfuggire alle autorità statunitensi, pronte a chiedere una sua condanna all'ergastolo dopo la pubblicazione di decine di migliaia di documenti diplomatici riservati.

Una folla di attivisti e cronisti attende Julian Assange davanti all'ambasciata protetta da una fila di agenti britannici. Intanto un elicottero di Scotland Yard continua a pattugliare dal cielo la zona di Knightsbridge, vicino a Harrods.

Il padre di Wikileaks non si consegnerà alla polizia - Julian Assange "è pronto a lasciare l'ambasciata appena questo ridicolo assedio fuori cesserà e gli sarà garantito un passaggio sicuro". Lo precisa la portavoce di Wikileaks, Kristin Hrafnsson, aggiungendo "la sua valigia è pronta". Quando le è stato chiesto se Assange intende consegnarsi alla polizia britannica, che sorveglia l'ambasciata 24 ore su 24, la risposta è stata "no".