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Sviluppo sostenibile, Milano guida la classifica dell'Italia green

Presentata lʼanteprima dellʼindagine ICity Rate di Forum PA: parte la sfida delle citt� per raggiungere gli obiettivi fissati dallʼOnu per il 2030

Sessantamila morti premature nel 2016 in Italia causate dall'inquinamento atmosferico, 50mila persone nei soli comuni capoluogo a rischio inondazione.

E ancora, 4,6 milioni di italiani in situazioni di povert� assoluta, 9 persone su 100 in situazioni di sovraffollamento abitativo e 15 ragazzi su 100 che smettono di studiare dopo la licenza media. I dati emergono dal rapporto ICity Rate, la ricerca realizzata da Forum PA, che quest'anno affiancher� alla tradizionale graduatoria delle smart city italiane un'analisi sul posizionamento dei Comuni capoluogo rispetto ai grandi obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e di quelli fissati dall'Onu per il 2030.

Un'anteprima della ricerca, che sar� diffusa durante la manifestazione "I City Lab" in programma a "BASE Milano" il 24 e 25 ottobre, � stata presentata gioved� a Palazzo Marino: la manifestazione si terr� per la prima volta nel capoluogo lombardo, che nelle ultime tre edizioni di ICity Rate si � piazzato in testa alla classifica delle smart city italiane facendo registrare le migliori performance a livello nazionale per produttivit�, numero di imprese green, offerta di trasposto pubblico locale. Mentre deve ancora lavorare molto sui settori ambiente e legalit�.

"Oggi - spiega Gianni Dominici, direttore generale di FPA - non possiamo parlare di smart city senza parlare di sostenibilit�. Gli obiettivi posti dall'ONU sono tanto ambiziosi quanto ineludibili e su molti di questi target le citt� giocano un ruolo centrale, essendo il livello territoriale nel quale pi� si addensano i problemi di natura sociale ed economica, ma anche il luogo in cui trovare le competenze e le risorse per risolverli".

"L'affermazione di Milano - sottolinea l'assessore alle Politiche per il Lavoro, Attivit� produttive e Commercio Cristina Tajani - � stata resa possibile grazie alle grande attenzione che questa Amministrazione sta ponendo alle tematiche dell'innovazione e dell'inclusione, avviando un processo di progettazione condivisa tra attori pubblici e privati, societ� civile e universit� cittadine per rendere Milano una citt� sempre pi� 'intelligente'. La posizione di testa nelle ultime edizioni di ICity Rate conferma che le politiche attuate in questi anni su innovazione economica, sostenibilit� ambientale, mobilit�, sviluppo e partecipazione rendono Milano sempre pi� smart e rafforzano la propria efficacia di anno in anno".

Milano, secondo il report di FPA, ha scelto infatti di investire su un modello di citt� intelligente in cui la tecnologia diventa strumento per uno sviluppo sostenibile e inclusivo in cui le persone sono protagoniste. Il capoluogo lombardo sta puntando con successo sul nuovo paradigma della sharing economy perch� convinta che da questo sia possibile produrre valore attraverso la crescita dell?occupazione, la riqualificazione urbana, l?inclusione sociale e la coesione. Solidit� economica e qualit� del capitale sociale e umano (le dimensioni Economy, People e Living del Rapporto ICity Rate) sono i punti di forza del capoluogo lombardo.

E dalla mobilit� sostenibile alla gestione dei rifiuti, la ricerca fissa ecco alcuni indicatori per capire dove stanno andando le nostre citt�, quanto sono lontane dai traguardi fissati dall'ONU al 2030 e su cosa devono lavorare di pi�.

Mobilit� sostenibile - In primo piano tra gli indicatori di mobilit� sostenibile, il Trasporto Pubblico Locale: l?offerta di posti-km TPL pro-capite � in peggioramento in tutto il Paese. Il comune di Milano � quello che se la cava meglio, al primo posto (14,7) seguito da Venezia (11,1). Milano � leader anche per dotazione di veicoli in sharing, sia automobili (351) che biciclette (4.650), servizi che mancano ancora in molte citt� (car sharing a postazione fissa presente solo in 24 Comuni capoluogo e bike sharing in 60). Per le zone a traffico limitato Milano � preceduta da Bergamo, prima in Italia con 14,3 km2 di ZTL.

Polveri sottili - Il valore limite giornaliero del PM10 � stato superato in 45 aree urbane (dati Ispra 2015). Le situazioni pi� critiche si sono verificate a Frosinone, Pavia, Vicenza, Milano e Torino, mentre le citt� "virtuose" sono Livorno, Siena, La Spezia, Bolzano, Macerata, Trapani, Sassari.

Energia - Le citt� che consumano pi� energia elettrica (dati Terna) sono Cagliari, Sassari e Oristano e Aosta (oltre 1200 kwh per abitante), le pi� attente a evitare sprechi sono Matera, Trento, Andria, Foggia e Terni (non si superano gli 870 kwh per abitante).

Raccolta differenziata - I comuni capoluogo si caratterizzano per valori di produzione pro capite di rifiuti generalmente superiori alla media nazionale (488 kg/abitante per anno) e contribuiscono per quasi il 29% al totale della raccolta differenziata nazionale. Treviso, Pordenone, Mantova, Belluno e Trento raccolgono in differenziata oltre il 70% dei rifiuti urbani; al contrario a Isernia, Messina, Siracusa, Palermo e Enna si differenzia meno del 10% dei rifiuti.

Povert� e abbandono scolastico - Nei comuni capoluogo vive il 7,2% di chi non dispone delle risorse primarie per il proprio sostentamento; Roma e le citt� del Sud registrano tassi di contribuenti che dichiarano un reddito inferiore a 10.000 euro nel 2015 molto pi� alti della media. Critici i livelli di abbandono scolastico a Caltanissetta (41,7%), Palermo (40,1%), Catania (38,6%) e Prato (38,5%), mentre le citt� con minore dispersione scolastica sono Benevento (14,3%), Frosinone (15,1%), Ancona (15,5%), Perugia (17,8%) e Isernia (17,9%).