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Moda Uomo: le sfilate di Milano da Marni a Dolce & Gabbana

Stampe attinte allʼarte pittorica e righe decise. Estetica elegante, linee morbide, sobrie e funzionali. Non mancano gli eccessi e le paillettes scintillanti. Ecco i must have visti in passerella nei primi giorni

Un animo esploratore, un appassionato di musica.

Ma anche un uomo moderno alla ricerca della libertà. La Milano Moda Uomo, per la Primavera-Estate 2017, premia un'estetica elegante e funzionale, talvolta sobria, talvolta eccentrica. I tessuti si fanno morbidi, la vita dei pantaloni si alza, le stampe si ispirano alle opere d'arte. Trai i brand c'è chi cambia musica, chi si rinnova e chi ancora si ridimensiona, cambiando rotta rispetto a un passato all'insegna dell'estrosità. Scoprite i must have visti nei primi tre giorni di fashion week, in agenda dal 17 al 21 giugno.

Moda Uomo: le tendenze maschili dai primi giorni di fashion show

Per la prossima stagione calda, si fa classico il guardaroba di Versace che porta in passerella un uomo nuovo: fiero, nobile, più semplice e, sopra ogni cosa, moderno. A conquistare la scena sulla sua pedana è il completo sartoriale che viene rivisitato in chiave contemporanea per snellirne il taglio scontato e tradizionale. I tessuti si alleggeriscono, si sovrappongono in multiple stratificazioni, diventano fluidi e funzionali. Su questo catwalk si accantonano gli eccessi barocchi e le esagerazioni. I colori si fanno neutri e profondi, le stampe più sobrie e geometriche. La Medusa di casa compare in formato mini solo sugli orli della maglieria. I parka lunghi e in nylon si alternano ai trench da portare aperti con disinvoltura e ai bikers borchiati, dall'allure rock.  

La funzionalità trionfa anche sul palcoscenico di Marni dove l'eleganza composta che da sempre caratterizza il marchio, si affianca a capi più tecnici, da sfoggiare in tanti modi diversi. I volumi sono severi e strutturati, la silhouette pulita e rilassata. Le giacche squadrate contrastano e si combinano con i pantaloni ampi e fluidi dal taglio corto. Le camicie vantano chiusure in velcro, le casacche sono ampie, i cappotti si fanno maxi. Sulle spalle di abiti e di spolverini compaiono strap staccabili. Tutto è lavorato in funzione della libertà di movimento. I colori e le stampe comtribuiscono ad attutire la rigidità delle linee: i colori tenui come il blu notte, il khaki e la salvia si alternano ai più vivaci toni del rosso e dell'arancione. Ma anche a righe decise, a bouquet floreali rubati all'arte pittorica e ai giochi geometrici.

Salvatore Ferragamo, invece, apre un nuovo capitolo alla prima sfilata senza il direttore creativo Massimiliano Giornetti. E, pur rimanendo fedele alla sua classica estetica elegante, porta in pedana un uomo esploratore, con sahariana e pantaloni morbidi. Ha lo zaino in canvas, pieno di tasche, sempre in spalla e porta la camicia nei pantaloni ton sur ton, in stile tuta da lavoro. I pantaloni della prossima stagione calda cambiano volto: si fanno comodi e a vita alta, si arricchiscono di tasconi applicati e si portano con la cintura borchiata. Il collo si avvolge in sinuosi foulard dalle stampe artistiche in omaggio ai lavori dell'artista Hans Arp. Quegli stessi pattern sono dipinti anche sulle giacche, modello bomber.

Si cambia musica con il duo Dolce & Gabbana. Che porta in pedana la Sicilia e la sua bellezza: il giallo oro del suo stile barocco, il rosso fuoco dell'Etna e la Dolce Vita. Tutto allo show ruota intorno alla musica che dallo swing vira sul mambo per poi diventare reggae e ancora dance in un contest che fa rivivere un club di jazz degli anni Quaranta. Quel caos musicale si materializza sugli abiti su cui si accalcano armoniosamente stampe animalier, ananas , strumenti musicali e scene da ballo. I pantaloni a vita alta risplendono della luce emanata dalle giacche in paillettes. Gli stereo diventano shopper e valigette. Rigide e dal gusto decisamente vintage.

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