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Vaticano, Greg Burke è il nuovo direttore della Sala stampa

Dal primo agosto prenderà il posto di padre Federico Lombardi

Il 57enne americano Greg Burke è il nuovo direttore della Sala stampa della Santa Sede.

Burke, che è dell'Opus Dei, prenderà il posto di padre Federico Lombardi da agosto. La giornalista spagnola Paloma Garcia Ovejero è stata invece nominata vice direttore. Ha lavorato presso la "United Press International" di Chicago, per la "Reuters" e per il "Metropolitan", fino all'arrivo a Roma come corrispondente del settimanale "National Catholic Register".

Nel 1990 inizia a collaborare col settimanale Time ed è corrispondente fisso della rivista quando, nel 1994, proclamerà San Giovanni Paolo II uomo dell'anno. Nel 2001 inizia a lavorare per la televisione come corrispondente da Roma per Fox News. Nel 2012 viene chiamato in Segreteria di Stato, Sezione per gli Affari Generali, come Consulente per la comunicazione. Dal 21 dicembre 2015 è Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Conosce le lingue inglese, italiano, spagnolo, francese.

Paloma Garcia Ovejero, 41 anni il prossimo 12 agosto - La nomina di una giornalista, donna laica, come vice-direttrice della sala stampa vaticana "mi sembra una decisione coerente con quello che il Papa ha sempre detto": così Paloma Garcia Ovejero dopo la nomina. "Non si tratta di una donna, ma di un uomo e una donna, due laici, un nordamericano e una persona di lunga spagnola: se si legge il Vangelo quelle che hanno annunciato la risurrezione sono donne". Questa mattina col Papa, i due hanno avuto un "incontro privato a Santa Marta" e Francesco "è stato molto gentile ma serio e fermo: ha molto chiaro che è molto improtante nella comuicazione la fedeltà, la lealtà e la trasparenza, e tanto più per il portavoce".

Burke: "Chiaro segno di internazionalizzazione" - La nomina dello statunitense Greg Burke a direttore della sala stampa vaticana e quella della spagnola Paloma Garcia Ovejero "è un chiaro segno di internazionalizzazione" della Santa Sede, ha affermato a caldo Burke. "Qui abbiamo tre lingue qui, l'italiano è la lingua interna al Vaticano, la lingua comune e rimarrà tale, ma in termini di cattolicesimo lo spagnolo è enorme, è la metà della Chiesa, e se vuoi raggiungere serve l'inglese. Penso che sia un segno molto forte di internazionalizzazione". Cosa cambierà ora? "Passo dopo passo... Ma sentirete più inglese!".