FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Firenze, condannati 3 carabinieri per la morte di Magherini

Le condanne variano tra sette e otto mesi e il giudice ha concesso la sospensione della pena

Tre carabinieri sono stati condannati per omicidio colposo in relazione alla morte di Riccardo Magherini, il 40enne deceduto nella notte tra il 2 e 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato nel centro di Firenze.

Un quarto militare e due volontari della Croce Rossa sono invece stati assolti. Le condanne variano tra 7 e 8 mesi e il giudice ha concesso la sospensione della pena.

Per la difesa il decesso fu dovuto in realtà alle condizioni tossicologiche di Magherini, mentre per il pm Luigi Bocciolini, che aveva chiesto una condanna a nove mesi, ci fu la concausa decisiva dell'asfissia dovuta alle modalità del fermo.

Il giudice Barbara Bilosi ha letto le motivazioni della sentenza in un'aula piena degli amici di Riccardo Magherini e di volontari della Croce Rossa. I tre carabinieri Vincenzo Corni, Stefano Castellano e Agostino Della Porta sono stati giudicati responsabili, "in cooperazione colposa tra loro", della morte del quarantenne.

Il giudice ha poi spiegato che i tre militari dell'Arma, "dopo aver non senza difficoltà immobilizzato e ammanettato Magherini", ne hanno causato la morte tenendolo "prono a terra in situazione idonea a ridurre la dinamica respiratoria" per un tempo di almeno un quarto d'ora. I tre carabinieri sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese legali sostenute dalle parti civili per il 30% (2.200 euro) per ogni difensore, e al rimborso delle spese generali. Il restante 70% delle spese del giudizio saranno compensate tra le parti.

Sono stati assolti invece il quarto militare Davide Ascenzi e i due volontari, Claudia Matta e Jannetta Mitrea, "per non aver commesso il fatto". Per lo stesso motivo, il giudice ha dichiarato ascritto il reato anche per il terzo volontario della Croce Rossa, Maurizio Perini, all'inizio del procedimento anche lui imputato, ma deceduto nel frattempo.