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Sardegna, per salvare La Pelosa stop agli asciugamani in spiaggia

Lʼarenile, uno dei più belli dʼItalia, sta scomparendo anche a causa dei turisti, che più o meno involontariamente asportano la sabbia

Sardegna, per salvare La Pelosa stop agli asciugamani in spiaggia - foto 1
ansa

Asciugamani e borsoni vietati, obbligo di lavarsi i piedi all'uscita e guardie giurate a controllare che i turisti non sgarrino.

E' il piano che il Comune di Stintino e la Regione Sardegna starebbero mettendo a punto per salvare la spiaggia de La Pelosa, uno tra gli arenili più famosi e belli d'Italia. Che però sta lentamente scomparendo a causa del maxi afflusso di turisti, che (anche involontariamente) si portano via la sabbia.

Una tra le principali cause, secondo il sindaco Antonio Diana, potrebbe essere proprio l'utilizzo di teli da spiaggia, che quando vengono ripiegati trattengono grandi quantità di sabbia. E così, secondo il quotidiano La Nuova Sardegna, il primo cittadino sta pensando di mettere paletti molto rigidi per chi ha intenzione di frequentare la spiaggia nell'estate 2018.

Intanto Diana ha presentato un progetto da 18 milioni di euro per riqualificare la spiaggia, con la rimozione della litoranea e la creazione di una passeggiata sopraelevata in legno. "Dopo dieci anni di progettazione si va nella direzione della deurbanizzazione della Pelosa e la ricostituzione del sistema dunale", ha annunciato il sindaco. Il nuovo lungomare sarà realizzato con pali a vite in acciaio infissi nella roccia, con struttura e pavimentazione in legno. Sarà largo 4 metri e mezzo e si allargherà in coincidenza degli ingressi delle passerelle esistenti e dei punti panoramici. Il progetto esecutivo, sottolinea il sindaco, dovrebbe essere pronto prima dell'estate, mentre a inizio autunno dovrebbe partire la gara d'appalto.

La priorità, secondo l'ingegner Paolo Falqui, direttore tecnico della società che sta coordinando il progetto, "è quella di ripristinare le condizioni ambientali per la ripresa e la salvaguardia del sistema dunale, e per prima cosa occorre rimuovere il principale ostacolo". Saranno dunque inserite piste ciclabili, marciapiedi e tre rotatorie per migliorare il flusso veicolare verso l'interno, che aumenterà quando non si potrà più transitare sul lungomare. I parcheggi pubblici eliminati della litoranea saranno compensati da due piazzole di sosta in aree interne. Gli accessi alle proprietà private saranno rimossi, cambierà l'accessibilità alle case e si creeranno parcheggi per i privati.