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Expo, sindaco Sala accusato di concorso in abuso d'ufficio

Il primo cittadino di Milano, già a processo per falso, è indagato per le presunte irregolarità nel maxi appalto della "Piastra dei Servizi"

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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, già a processo per l'accusa di falso, è indagato anche per concorso in abuso d'ufficio per le presunte irregolarità nel maxi appalto della "Piastra dei Servizi" di Expo.

Lo hanno stabilito i magistrati della procura generale di Milano che hanno contestato questa ipotesi di reato a Sala in concorso con l'ex manager di Expo, Angelo Paris, in relazione alla fornitura del "verde" dell'esposizione universale del 2015.

Il 5 dicembre, il sindaco Sala ha scelto di andare a processo con rito immediato per l'accusa di falso materiale e falso ideologico per la presunta retrodatazione di due verbali della commissione giudicatrice della gara sull'appalto della "Piastra dei Servizi".

L'accusa di concorso in turbativa d'asta, legata al capitolo dell'appalto che riguarda la fornitura del verde e delle essenze arboree, era stata stralciata a fine settembre scorso. Si era ipotizzato che lo stralcio preludesse ad una richiesta di archiviazione per la seconda imputazione.

La Procura generale di Milano, che nei mesi scorsi aveva sfilato di mano, avocandola, l'inchiesta con al centro la "Piastra dei Servizi", ha proseguito negli accertamenti e ha deciso di notificare a Sala, in concorso con l'ex manager di Expo Angelo Paris, un avviso di conclusione indagini, che prelude ad un'altra richiesta di processo, per l'accusa di abuso d'ufficio per il capitolo "verde".

Intanto, giovedì si aprirà l'udienza solo nei confronti di altri indagati nell'inchiesta, tra cui l'ex manager Expo Paris, l'ex dg Ilspa Rognoni, l'ex presidente della Mantovani spa Piergiorgio Baita, il presidente di Coveco (Consorzio Veneto Cooperativo) Franco Morbiolo e l'ex dipendente di Metropolitane Milanesi, Dario Comini. Imputate come enti anche Coveco e la stessa Mantovani. Quest'ultima risulta anche parte offesa come l'impresa Pizzarotti, MM e Expo 2015 spa. Le accuse, a vario titolo, in questo filone sono corruzione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio, accesso abusivo a sistema informatico e ricettazione.

Sala, invece, ha deciso di saltare l'udienza preliminare che lo vedeva accusato per il falso e di andare direttamente a processo per quell'accusa. I sostituti pg Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, però, potrebbero chiedere subito al gup Giovanna Campanile un differimento dell'udienza preliminare proprio per attendere una riunificazione con il nuovo filone che ora vede accusato l'ex numero uno di Expo di abuso d'ufficio.

Difesa di Sala: "Nuova accusa anomala e persecutoria" - La contestazione al sindaco di Milano dell'abuso d'ufficio, reato "sino ad oggi mai ipotizzato" per lui nell'inchiesta sull'appalto della Piastra dei Servizi di Expo, è "un'iniziativa della Procura generale che appare anomala al punto da sembrare persecutoria". Lo scrivono i legali di Sala, Salvatore Scuto e Stefano Nespor, sottolineando "l'evidente contraddizione con i giudizi di Anac, Avvocatura dello Stato e Procura di Milano".