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Lo smog fa fatica ad abbassarsi ma ha le ore contate

L'inquinamento che per settimane ha interessato le nostre città è la conseguenza più preoccupante di una cronica condizione di alta pressione sull'Italia. Dal 2 gennaio però...

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I livelli di inquinanti atmosferici restano elevati anche in queste ultime ore del 2015, con valori che superano abbondantemente il limite di legge (pari a 50 µg/m3) stabilito per la salvaguardia della salute umana.

In Lombardia l'ultimo dato più elevato registrato nella giornata di ieri è di Busto Arsizio (VA) con 138 µg/m3, mentre nel Lazio il PM10 ha toccato concentrazioni pari a 172 µg/m3 in provincia di Frosinone.

L'inquinamento che per settimane ha interessato le nostre città è la conseguenza più preoccupante di una cronica condizione di alta pressione ostinata ed ingombrante sull'Italia. Purtroppo questo regime di stabilità ha trasformato l'atmosfera in una “camera a gas” all'interno della quale le sostanze nocive per la salute si sono accumulate a livelli talmente elevati e uniformi da non consentirne una facile rimozione. Ma dal punto di vista meteorologico – come affermano gli esperti del Centro Epson Meteo - si intravede qualche segnale di ricambio d'aria messo in atto da una sia pur modesta ventilazione orientale che si osserva già nella giornata odierna. Questa debole ventilazione sarà maggiormente efficace al Nordest e al Centrosud dove in effetti si potrà osservare un miglioramento della qualità dell'aria, mentre nelle pianure del Nordovest i benefici saranno poco apprezzabili.

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Per poter beneficiare di una pulizia più significativa dell'aria che respiriamo occorrerà avere pazienza fino al 2 gennaio quando una perturbazione atlantica, come non se ne vedono da un paio di mesi a questa parte, attraverserà tutto il Paese portando precipitazioni sparse e localmente intense che favoriranno, appunto, un più efficace abbattimento del PM10 e delle altre sostanze inquinanti.

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