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'ndrangheta, star del Web sfugge al blitz della Dia di Catanzaro

L'uomo, conosciuto come 'U Giappone e condannato a 30 anni, ha una pagina Facebook con 19mila fan che risulta tuttora aperta

Si definisce un uomo d'onore e allo stesso tempo si ritiene vittima del malfunzionamento del sistema giudiziario; invoca Dio e l'onestà e contemporaneamente minaccia i traditori: è un tripudio di aforismi e preghiere la pagina Facebook "Onore e' dignità", oltre 19mila fan, riconducibile a Vincenzo Torcasio, 39enne di Lamezia Terme, detto "'U Giappone", condannato a 30 anni di carcere per omicidio e sfuggito alla cattura nel corso del blitz della Dia di Catanzaro per l'operazione Andromeda 2 contro il clan Iannazzo-Cannizzaro.

Le sue ultime parole lasciate ai suoi follower? "Pace, amore serenità a tutti", "Credo solo nella giustizia di Dio" e l'articolo 21 della Costituzione italiana sulla libertà di parola. Poi la fuga.

La storia Finito una prima volta in carcere nel maggio 2015 nell'ambito dell'operazione Andromeda che portò all'arresto di 35 affiliati ai clan Iannazzo e Cannizzaro-Da Ponte per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, omicidio, ricettazione, detenzione illegale di armi, Vincenzo Torcasio era tornato pochi mesi dopo in libertà grazie a una pronuncia del Riesame.

Da subito ha intrapreso una personale campagna contro la giustizia, anzi la "malagiustizia", italiana via social, sostenuto da oltre 19mila "amici" virtuali sulla pagina di "Onore e' dignità" e dai mille contatti del suo profilo personale.

Fino alla sentenza di condanna a 30 anni che avrebbe dovuto riportarlo in cella, con altri 14 presunti esponenti di spicco delle cosche di 'ndrangheta attive nel lametino. E ora Torcasio continuerà ad aggiornare Facebook durante la latitanza?

Chiusura della pagina? Che la pagina venisse oscurata era stato chiesto già una settimana prima del blitz e della fuga di Torcasio,  proprio in coincidenza con l'uscita della pronuncia del Tribunale. "La sentenza di primo grado del processo Andromeda segna uno spartiacque e conferma, ancora una volta, l'incisività dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata", aveva confermato il testimone di giustizia Rocco Mangiardi.

"Alla luce di questa sentenza - aveva continuato - mi chiedo: che fine farà la pagina 'Onore e' Dignita'', con i suoi 19mila 'mi piace', gestita da Vincenzo Torcasio alias 'U Giappone? Si procederà ad oscurarla considerati anche i contenuti della stessa? Torcasio e' stato condannato a 30 anni di carcere che, eccezion fatta per i tre ergastoli, è la condanna più pesante inflitta a tutti gli imputati coinvolti in un'operazione che ha inferto un duro colpo alla cosca Iannazzo-Cannizzaro-Daponte".