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Belluno, tre cartelle di Equitalia per 63 centesimi di debiti

Giobbe Mastellotto ha denunciato la bizzarra vicenda con un post su Facebook. Ma la società puntualizza: "Tale somma è un importo residuo di cartelle pagate in modo incompleto"

Il debito che l'imprenditore bellunese Giobbe Mastellotto doveva saldare con Equitalia ammontava a 0,63 centesimi.

Nonostante la cifra irrisoria, nella posta si è visto recapitare ben tre diverse cartelle esattoriali da pochi centesimi ciascuna. Non si tratta di una bufala, ma di una vicenda bizzarra che il contribuente ha denunciato con un post su Facebook: "Quanti danni fa la burocrazia?"

Inizialmente incredulo, l'imprenditore bellunese si è recato presso gli uffici dell'ente per chiedere spiegazioni. Dopo aver appurato la realtà dei fatti, ha deciso allora di saldare il debito in un'unica rata per evitare ulteriori complicazioni burocratiche. Stando a quanto raccontato da Mastellotto, infatti, se non avesse pagato in fretta quei 63 centesimi, avrebbe rischiato il fermo dell'auto o altri tipi di pignoramenti.

Una volta tornato a casa Giobbe Mastellotto, conosciuto nel Bellunese perché presidente di un'associazione che organizza gare di rally, si è sfogato sulla sua pagina Facebook raccontando in un post l'assurda peripezia, con tanto di fotografia della cartella esattoriale allegata. Sul foglio, alla voce "totale", compare la cifra 0,16 centesimi di euro. Più che legittimo il commento dell'imprenditore: "Quanto ha speso Equitalia per riscuotere 63 centesimi? Quanti danni fa la burocrazia?"

La risposta di Equitalia - In riferimento al caso di Giobbe Mastellotto, ci giunge la puntualizzazione di Equitalia. La società, infatti, precisa di non aver mai notificato all'imprenditore "alcuna cartella per riscuotere un debito così esiguo. I 63 centesimi sono in realtà la somma di piccoli importi residui relativi a cartelle di valore ben più rilevante pagate però in modo incompleto". "Tali residui - si legge - non avrebbero mai da soli generato alcuna cartella o procedura di riscossione coattiva come, ad esempio, il fermo amministrativo". L'imprenditore "si è presentato allo sportello di Belluno per chiedere informazioni sulla sua situazione debitoria complessiva e ha avuto conferma dai nostri operatori anche dell'esistenza dei 63 centesimi residui, come da lui stesso riscontrato. Il signor Mastellotto ha chiesto di saldare il dovuto e ha ricevuto le regolari quietanze" - conclude Equitalia.