Mensa: è scontro sulla beneficenza
Sono soprattutto immigrati i genitori morosi ad aver accumulato un debito di 16mila euro con il servizio della mensa scolastica e che avevano ricevuto dal comune di Adro, provincia di Brescia, il divieto per i loro figli di accedere al servizio.
Grazie al misterioso benefattore il debito è saldato, eppure invece di tirare un respiro di sollievo si alza una nuova protesta da parte di quelli che la retta della mensa l'hanno sempre pagata e dicono:"E' ingiusto".
"Poiché la mensa non è un servizio - ha dichiarato una mamma fuori dalla scuola primaria - non è obbligatorio accedervi, mentre è obbligatorio pagare per entrarvi. Noi non siamo un ente assistenziale e non si può certo risolvere così la questione perché a settembre si ripresenterà di nuovo".
Come riporta La Stampa, ad essere indignati sono quei genitori che hanno sempre pagato. Anche loro sentono la "crisi economica" e con molti sfozi riescono a garantire per i propri figli un servizio importante. Così ora che i morosi hanno beneficiato di un "aiutino" si sentono presi in giro: noi paghiano e quelli aspettano il regalo.
Il manager benefattore aveva spiegato il suo gesto: "Li capisco, sono nato povero per questo ho deciso di chiudere i loro debiti". Purtroppo spesso la generosità non paga.