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Mez, "Da Clinton nessuna critica"

Frattini: "Protestano familiari Amanda"

Non ci sono critiche alla sentenza del processo Meredith da parte del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton.

Lo dice il ministro degli Esteri, Franco Frattini, invitando a non fare confusione. "Chi critica? Una petizione popolare guidata dai familiari della condannata, non certo Hillary Clinton: non facciamo confusione", ha sottolineato Frattini rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle critiche provenienti dalla stampa americana.

"Mi sembra giusto e normale che Hillary Clinton ascolti una senatrice americana" così Franco Frattini, appena sbarcato a Bruxelles per partecipare alla colazione dei Ministri degli Esteri del Ppe e successivamente al Consiglio Affari generali e Relazioni estere, si è espresso a proposito della dichiarazione del Segretario di Stato americano, che sulla sentenza Knox si è detta pronta ad ascoltare chi ipotizza sentimenti "anti-americani".

"Chi critica la sentenza" ha continuato il ministro Frattini "è solo una petizione popolare guidata dai familiari della condannata, non certo Hillary Clinton", concludendo: "Non facciamo confusione, il Governo Italiano non ha avuto contatti con gli Usa, nè ne sono previsti a riguardo". "Io ascolto molte persone che mi parlano del caso Forti o del caso Parlanti", ha detto il ministro, facendo riferimento alle vicende dell'imprenditore trentino Enrico Forti, detenuto da dieci anni in un carcere duro di Miami con l'accusa di omicidio e la condanna all'ergastolo e quella del fisico analista programmatore in carcere in California dal 2005 con una condanna a 8 anni per stupro. "E' giusto che Hillary Clinton ascolti una senatrice americana", ha poi aggiunto il ministro.

Sollecito trasferito in carcere Terni
E' stato trasferito dal carcere di Perugia a quello di Terni Raffale Sollecito, condannato a 25 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher. Lo si è appreso da uno dei suoi difensori, l'avvocato Luca Maori. Rimane invece nel carcere di Perugia Amanda Knox, alla quale la corte di Perugia ha inflitto 26 anni di reclusione.

Guede: "La Clinton ascolti anche Lumumba"
Rudy Guede si augura che "ci siano anche Patrick Lumumba e i suoi familiari" tra le persone che Hillary Clinton si è detta disponibile a sentire per la vicenda della giovane americana. L'ivoriano, al quale sono stati inflitti 30 anni di reclusione per il concorso nell'omicidio, lo ha detto a uno dei suoi difensori, l'avvocato Nicodemo Gentile. Il legale ha incontrato Guede nel carcere di Viterbo dove è detenuto. Rudy - ha riferito Gentile - si è detto "meravigliato per i tanti che si sbracciano negli Usa". Nessuna reazione particolare invece per la sentenza della Corte d'assise di Perugia che ha inflitto alla Knox e a Raffaele Sollecito 26 e 25 anni di reclusione per l'omicidio Kercher.

Sollecito: "Quando esco?"
"Quando esco? Quando esco? Sono più di due anni che sto in cella...": sono le parole che Raffaele Sollecito ha ripetuto al suo difensore Luca Maori che lo ha incontrato nel carcere di Terni. Il giovane pugliese è stato trasferito nella casa di reclusione ternana da quella di Perugia. Il suo difensore lo ha trovato "molto provato psicologicamente".

Amanda chiede di lavorare e studiare in carcere

La Knox ha chiesto di poter lavorare nella lavanderia del carcere di Perugia dove è detenuta. La giovane ha inoltre scritto all'Università di Washington per poter proseguire a distanza gli studi di lingue. Lo hanno riferito i suoi familiari che hanno incontrato la studentessa nella casa di reclusione di Perugia. "Non voglio perdere la mia vita" ha detto Amanda.