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Bologna, stesso stupro dopo 10 anni

Pensionato ripete violenza su 19enne

Un uomo di 65 anni è stato arrestato dai carabinieri, su disposizione del Pm di Bologna, Gabriella Tavano, con l'accusa di aver abusato di una ragazza di 19 anni, la stessa che aveva violentato 10 anni prima.

La ragazza ha raccontato ai carabinieri di essere stata avvicinata dall'uomo che, armato di coltello, l'avrebbe costretta a salire sulla sua auto. Una volta arrivati in aperta campagna il pensionato avrebbe poi abusato di lei.

L'episodio sarebbe accaduto in un parco pubblico di un paese della provincia bolognese. La ragazza ha raccontato ai carabinieri di essere stata avvicinata dall'uomo, un ex collega del padre deceduto qualche tempo fa che, costringendola a salire sulla sua auto e poi abusando di lei. Il giorno seguente la giovane ha riferito l'accaduto a una assistente sociale che l'ha convinta a denunciare tutto ai carabinieri.

Una settimana fa la sostituta procuratrice Gabriella Tavano ha disposto il fermo con l'ipotesi d'accusa di violenza sessuale aggravata dall'uso di arma. Il gip di Bologna Valentina Tecilla non ha convalidato il fermo ma ha disposto per il presunto violentatore la custodia in carcere per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento di prove. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che l'uomo, sposato e con un figlio, era stato condannato con sentenza definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2004 a 3 anni e 6 mesi di reclusione per aver abusato nel 1996 della ragazza, che all'epoca aveva nove anni.

Attualmente stava scontando il residuo della pena in regime di affidamento in prova ai servizi sociali nella propria abitazione. L'avvocato Davide Cesana, legale del pensionato, ha preannunciato ricorso al Tribunale del Riesame: "Il mio cliente sostiene di avere un alibi per il giorno della presunta violenza - ha spiegato il difensore - Inoltre il tipo di abuso denunciato dalla ragazza non sarebbe compatibile con una patologia fisica di cui soffre il mio assistito".

"Nel corso dell'interrogatorio davanti al Gip il mio assistito ha riferito che la mattina della presunta violenza si trovava altrove e in compagnia di un'altra persona che presto verrà sentita dal magistrato", ha detto ancora Cesena, ha anche ricordato un episodio avvenuto tre anni fa che coinvolse la vittima e il presunto violentatore: "Nell'aprile del 2003 la ragazza denunciò il mio cliente sostenendo che questi aveva più volte tentato di investirla con la sua automobile. A corredo della denuncia fornì un elenco di testimoni che una volta sentiti dalla magistratura smentirono la ricostruzione della ragazza. Il fascicolo si chiuse poi con l'archiviazione. Voglio sottolineare - ha continuato il legale - che anche nel caso della precedente condanna il mio assistito si è sempre professato innocente e la sentenza di colpevolezza si è basata esclusivamente sull'attendibilità del racconto della vittima".