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Scommesse, Bonucci indagato dal 3 maggio Prandelli "imbarazzato" dallo scandalo

Il difensore della Nazionale risulta iscritto nel registro degli indagati da quasi un mese. Intanto il ct azzurro si dice infastidito nel dover parlare "di quaranta sfigatelli". Arrivano le prime sanzioni: squalifica di altri due anni per Doni, -2 punti allʼAtalanta

LaPresse

Leonardo Bonucci è indagato da quasi un mese. Risale, infatti, al 3 maggio scorso l'iscrizione nel registro degli indagati del giocatore della Nazionale e della Juventus. Quello stesso giorno sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Cremona anche l'allenatore bianconero Antonio Conte e l'altro nazionale Domenico Criscito. Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere e frode sportiva.

Lo si evince dagli atti dell'inchiesta di cui l'agenzia Ansa è in possesso.

Due nuove partite sotto la lente d'ingrandimento
Nel frattempo si scopre da alcune intercettazioni, già agli atti, dell'interessamento da parte di Safet Altic, pregiudicato bosniaco in contatto con il calciatore del Genoa Giuseppe Sculli, a due partite di seria A del 2011: Sampdoria-Brescia e Napoli-Genoa. L'intercettazione è riassunta dagli agenti della polizia, che indagano sulle partite truccate.

L'imbarazzo di Prandelli
In mattinata Cesare Prandelli, commissario tecnico degli azzurri, si era dichiarato "imbarazzato" a proposito dell'inchiesta. "Mi piacerebbe una società in cui vi fosse la massima tolleranza. Se proprio devo entrare in certi argomenti, personalmente mi sento in imbarazzo a difendere quaranta sfigatelli", aveva detto il ct. 

Ammessi e respinti al dibattimento
La Commissione disciplinare nazionale, riunitasi nelle aule dell'ex ostello della gioventù del Foro Italico, ha ammesso al dibattimento del processo sportivo sul primo filone del calcioscommesse le società Nocerina, Vicenza, Cesena e Trapani, "portatrici di interessi indiretti per ragioni di classifica", si legge nelle motivazioni. Respinta, invece, l'istanza di ammissione del Barletta che, secondo la Disciplinare presieduta da Sergio Artico, "non potrebbe trarre alcun vantaggio dall'esito del dibattimento". Non ammesse, inoltre, Codacons e Federsupporter in quanto soggetti al di fuori dell'ordinamento federale.

Sculli e le foto di Toni
Negli atti dell'inchiesta della Procura sono contenute delle intercettazioni che evidenziano, secondo gli investigatori, un tentativo di estorsione del giocatore del Genoa Giuseppe Sculli e del suo amico pregiudicato bosniaco Safet Altic nei confronti dell'ex nazionale (ed ex genoano) Luca Toni, basato su foto compromettenti che Sculli sostiene di avere. Altic e Sculli , scrivono gli agenti, "parlando di affari e di come incrementare i loro guadagni parlano di Toni che per l'occasione chiamano Paperone".

Legale Toni: "Estraneo alla vicenda"
Toni "non è a conoscenza di alcun tentativo di estorsione in suo danno, né ha mai assunto alcun comportamento che possa comportare un tentativo estorsivo". E' quanto precisa il legale del giocatore, Gian Pietro Bianchi. Secondo quanto riferisce il legale l'ex azzurro "è rammaricato che queste notizie giungano in un momento in cui è entusiasta di diventare papà".