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“Striscia la notizia”, tre buone ragioni per non pagare una contravvenzione

Al tg satirico un ex ufficiale della Polizia municipale di Roma parla di territorialità, tempestività e omologazione

“Striscia la notizia”, tre buone ragioni per non pagare una contravvenzione - foto 1
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Non tutte le multe che si ricevono sono regolari. Carlo Spaziani, ex ufficiale della Polizia municipale di Roma, spiega a “Striscia la Notizia” che nelle contravvenzioni ci possono essere degli errori che permetterebbero ai cittadini di non pagarle.

Spaziani chiarisce: “La prima cosa che è da verificare è la tempestività, cioè se è stata notificata entro 90 giorni dalla data della violazione”. Nel caso di ritardi nella consegna del verbale, allora si può contestare la multa.

Inoltre, ci sarebbe anche un “problema di territorialità dagli enti accertatori”: se un cittadino prende una multa a Roma, la contravvenzione secondo il codice della strada deve provenire dalla Capitale. Invece, molte volte non è così. L'ex ufficiale della Polizia chiarisce: “Sul verbale sotto il codice a barre ci sono dodici caratteri, che inseriti nel sito delle Poste italiane, verificano la provenienza della multa”. Effettuando questo test, si può scoprire così che una contravvenzione avvenuta a Roma, è stata accertata da un ente di Bologna, Milano o Venezia annullandone così la validità.

Un altro problema sono gli autovelox: non tutti, infatti, sono omologati da parte del Ministero dello Sviluppo Economico: “E' un atto illegittimo perché nullo ad origine” spiega Spaziani.