Ciclovie

Paradisi per chi ama pedalare in Piemonte, Friuli e Toscana

Tra i laghi dell’Alto piemontese, sulle rive dell’Adriatico all’Isola d’Elba percorsi facili o per scalatori

01 Set 2025 - 06:00
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© Ufficio stampa  | Lago d'Orta dal Monte Crabbia_Arch. Distretto Turistico dei Laghi - ph. Fabio Valeggia
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© Ufficio stampa  | Lago d'Orta dal Monte Crabbia_Arch. Distretto Turistico dei Laghi - ph. Fabio Valeggia

© Ufficio stampa | Lago d'Orta dal Monte Crabbia_Arch. Distretto Turistico dei Laghi - ph. Fabio Valeggia

© Ufficio stampa | Lago d'Orta dal Monte Crabbia_Arch. Distretto Turistico dei Laghi - ph. Fabio Valeggia

Riscoprire il piacere di pedalare immersi nella natura in angoli straordinari del nostro paese dall’alto piemontese, tra laghi e monti, alle lagune friulane al verde entroterra dell’isola d’Elba. Ecco tre terrritori che offrono itinerari per ciclisti di ogni livello, tra paesaggi suggestivi, salite panoramiche e borghi da scoprire in modo attivo e sostenibile. Ideali per pedalate settembrine.

DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI - Il territorio dei Laghi Maggiore, d'Orta, di Mergozzo e Monti e Valli dell'Ossola nell’alto piemontese sembra disegnato per i ciclisti, tra specchi d’acqua, borghi storici e salite da veri campioni. Qui si può ripercorrere la storia del Giro d’Italia, sfidando pendenze e ammirando panorami spettacolari. Ecco qualche spunto. Alla scoperta dell’Alpe Segletta: una scalata di 8.5km con pendenza media del 9% salita alla ribalta nel 1992, con la 75° edizione del tour ciclistico. Un itinerario ad anello di 43 km, pronto a sfidare i ciclisti scalatori e che ripaga gli sforzi con i panorami della Valle Intrasca e dell’Alto Verbano. Salita verso la Cascata del Toce: spostandosi di vallata e approdando in Val Formazza, il percorso parte da Domodossola e si snoda lungo 46,6 km, con un dislivello positivo di quasi 1.500 m. Una salita storica, affrontata da campioni come il “Pirata” Pantani. Mottarone: monte panoramico tra i laghi Maggiore e d’Orta. L’itinerario parte da Orta San Giulio, attraversa la frazione di Legro, “il Paese dipinto per i suoi murales”, e prosegue verso le pendici del monte, compiendo un anello di 43 km totali con un dislivello di +1.077 m.

LIGNANO SABBIADORO - La più importante località turistica marina del Friuli Venezia Giulia è attraversata da oltre 30 chilometri di piste ciclabili e fino al 7 settembre propone escursioni gratuite in bicicletta, accompagnate da guide professioniste: un’occasione per scoprire la penisola lignanese tra natura, storia e sapori locali, pedalando lungo fiumi, pinete e lagune, con la possibilità di combinare tratti in bici e in barca grazie ai collegamenti tra Lignano e le località vicine. Ecco qualche bel percorso. Alla scoperta di Lignano: un percorso rilassante che parte dalla pista ciclabile sul lungomare, fino all’inconfondibile Faro Rosso, da dove ammirare il panorama sul cordone di isole che separa l’Adriatico dalla laguna. Si prosegue tra i vicoletti della zona Darsena per imboccare la ciclabile rialzata che costeggia la Laguna di Marano e si approda infine a Lignano Pineta, per scoprire le bellezze artistiche e architettoniche all’ombra dei pini. Pedalata tra i due fiumi (50 km): un percorso che si snoda lungo le ciclabili che seguono i due fiumi disegnano la penisola lignanese, ovvero il Tagliamento e lo Stella, con sosta in un’azienda agricola per degustazioni e relax. Lignano Bike&Hike (12 km in bici + 3 km a piedi): un’escursione slow tour in bici tra pinete, dune fossili e la foce del Tagliamento, perfetta per chi ama la natura piu’ selvaggia ed esplorare a passo lento. Lignano–Marano in bici e barca (40 km): un itinerario che porta fino all’antico borgo di Marano Lagunare, tra argini, boschi e laguna, con il ritorno in barca per ammirare il paesaggio lagunare da un’altra prospettiva.

ISOLA D’ELBA - L’isola d’Elba è nota per la bellezza dei suoi borghi e delle sue oltre 200 spiagge, ma negli ultimi anni si è sempre più affermata anche come meta dalla forte vocazione outdoor ed è teatro di importanti competizioni sportive a livello internazionale. In particolare, l’Elba è amata dai bikers, amatoriali e professionisti, per la presenza di tracciati adatti a ogni livello, da quelli più tranquilli e panoramici a quelli più sfidanti e impegnativi. Salire in sella a una mountain bike all’Elba vuol dire affrontare ogni curva adrenalinica sempre circondati dal verde della macchia mediterranea e dal blu del mare, da boschi, montagne e miniere, in una destinazione con temperature da eterna primavera. Questa passione per le due ruote è incentivata anche grazie alla presenza di numerosi centri di noleggio di biciclette di diverse tipologie, come ad esempio gravel, disciplina particolarmente indicata sui sentieri sterrati elbani, cross country, all mountain e freeride, ma anche e-bike, per chi volesse un aiuto in più per partire all’avventura.  La “Perla del Mar Tirreno” è infatti una vera e propria palestra a cielo aperto per gli appassionati o i curiosi in cerca di nuove esperienze grazie a circa 400 chilometri di percorsi tutti diversi tra loro. Solo per citarne alcuni: i tracciati del Capoliveri Bike Park, con oltre 100 chilometri di sentieri nello spettacolare scenario del Monte Calamita; l’anello attorno al Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola; il Granfondo Elba ovest per i più allenati e temerari; il giro completo dell’isola che conta 165 chilometri per oltre 4.100 metri di dislivello.

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