© Ente del Turismo | Cetara - Kayaking © Genius Loci Travel
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Due fantastici itinerari alla scoperta di una meraviglia mondiale Unesco, tra miti antichi e moderni
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La Costa d'Amalfi è celebre per i suoi villaggi pittoreschi come Amalfi, Positano e Ravello e offre un mix unico di storia, cultura e natura. Famosa per il Sentiero degli Dei e le sue spiagge nascoste, la Costiera Amalfitana è patrimonio dell'UNESCO e simbolo della bellezza mediterranea. Perché non ammirarla dal mare, in kayak? Ecco due itinerari alla scoperta delle spiagge dei borghi maggiori, ma anche di suggestive calette e grotte raggiungibili unicamente via mare.
DA AMALFI - Ecco il primo itinerario. Da Amalfi si comincia a pagaiare in direzione di ponente, con l'obiettivo di arrivare a Positano. In poche decine di minuti si raggiungono già due delle più belle spiagge di Amalfi: Duoglio, raggiungibile via mare o a piedi percorrendo circa 400 scalini; e Santa Croce, raggiungibile unicamente via mare. Acqua cristallina, qualche piccolo stabilimento balneare e ristorantini caratteristici animano queste due spiagge. Dopo Santa Croce si erge un arco in roccia naturale che dalla costa alta va verso il mare: “l'arco degli innamorati”. La tradizione vuole che qui gli innamorati si dichiarino il loro amore scambiandosi un bacio. Poi si raggiunge Conca dei Marini, con la spiaggetta La Vite, anche in questo caso un piccolo arenile raggiungibile unicamente via mare, incastonato in maniera suggestiva all'estremità di una piccola baia, sotto uno dei tipici borghi di pescatori della Costa d'Amalfi.
ULISSE E LE SIRENE - La visita in kayak nel primo itinerario procede doppiando Capo di Conca: qui si può ammirare dal mare una delle tante, maestose torri di avvistamento che sin dal Medioevo hanno costituito la rete di protezione e di avvistamento in caso di invasioni via mare da parte di pirati o saraceni. Guardate ad ogni capo della costa che si protende verso il mare: sicuramente ci sarà un'antica torre che fa la guardia al suo pezzo di mare. Dopo Capo di Conca il paesaggio si fa ancora più verticale. A distanza appaiono le isole de Li Galli, antica dimora delle sirene: è qui che Ulisse, per la leggenda, si è fatto e legare all'albero della sua nave per poterne ascoltare il canto. In fondo, in lontananza, si stagliano Punta Campanella, dove negli ultimi giorni è stata avvistata dopo decenni una foca monaca, Capri e i Faraglioni. Pagaiando sotto costa, si arriva verso il Fiordo di Furore. Entrando e sbarcando sulla spiaggia, è possibile osservare da vicino i tipici “Monazzeni” i depositi e dimore dei pescatori con i tetti a volta. Tra di essi, c'è anche la casa che fu di Anna Magnani, che qui girò con Roberto Rossellini il film “L'Amore” e qui visse l'amore e il successivo allontanamento dal regista.
ED ECCO POSITANO - Questo primo tour a stretto contatto col mare, la storia e la costa verticale dopo il Fiordo di Furore prosegue verso Praiano, con una visita alla spiaggia di Marina di Praia per poi passare alla scoperta di due interessanti grotte: Suppraiano e l'Africana. Visitabili unicamente in kayak, riservano affascinanti formazioni rocciose e giochi di luce. Dopo queste due grotte, si prosegue verso Positano. L'arrivo è a Marina Grande, la spiaggia della Dolce Vita, bandiera blu, sormontata dalla cascata di case che è paesaggio tipico della perla della Costiera Amalfitana, a due passi dalla boutique della Moda Positano. Una passeggiata nel borgo, a chiusura del tour, è d'obbligo.
IL SECONDO ITINERARIO - Il secondo itinerario è in direzione contraria: da Maiori si pagaia verso levante per raggiungere il borgo di pescatori di Cetara. La partenza è dall'arenile maiorese, il più lungo della Costa d'Amalfi. Immediatamente si doppia la maestosa Torre Normanna, la più grande delle torri di avvistamento medioevali della Costa d'Amalfi, la cui presenza all'orizzonte è elemento iconico della cittadina. Subito dopo la torre si incontra la spiaggetta di Salicerchie, detta anche Acquachiara per le sue acque cristalline, che in questo momento è una delle spiagge della Costa d'Amalfi preferita dagli influencer. Un piccolo segreto: appena si doppia la punta rocciosa che porta a Salicerchie, in mare, sul lato sinistro c'è una piccola grotta che si fa notare per il suo forte odore. All'interno c'è una sorgente di acqua sulfurea, che i pescatori tradizionalmente bevevano aggiungendoci una bella spremuta di limone sfusato amalfitano.
LA GROTTA PANDORA - Il tempo di un bagno nell'acqua trasparente e poi si riparte. In pochi minuti si arriva alla grotta Pandora, la più grande grotta marina della Costa d'Amalfi, alla quale si accede unicamente da mare. In kayak, è possibile spingersi fino in fondo dove, quasi al buio, c'è una minuscola e suggestiva spiaggetta dove le onde si infrangono pigramente echeggiando sotto la volta della grotta. Riprendendo la rotta verso Cetara, ecco che subito si arriva alla Baia del Cavallo Morto, sempre a Maiori. In questa cala attorniata da limoneti, sulla sua spiaggia, la scorsa estate sono stati paparazzati Orlando Bloom e Katy Perry in vacanza. Molte delle scene in mare di Tenet, il film di Cristopher Nolan girato anche in Costa d'Amalfi, sono ambientate in questa bellissima baia, sconosciuta ai più, o nei pressi.
LA SPIAGGIA DI CAUCO - Questo secondo itinerario in kayak continua verso Capo d'Orso, così chiamato per la presenza sulla costa di un'enorme roccia che assomiglia alla testa di un orso. Qui la costa aspra e selvaggia si fa ammirare in tutta la sua bellezza: il mare azzurro tipico della Costa d'Amalfi è dominato dalla macchia mediterranea e dalle rocce a picco sul mare, che sono casa del falco pellegrino. Doppiando il capo si arriva a Erchie, borgo marinaro di Maiori. Qui, subito dopo l'abitato, c'è una piccola e affascinante spiaggetta di ciottoli e sabbia raggiungibile unicamente via mare. È la spiaggia del Cauco, che nel 2022 European Best Destination ha indicato come una delle spiagge più belle d'Europa. L'acqua cristallina color smeraldo e la spiaggia disposta ad arco in un'insenatura sotto un'antica torre di avvistamento valgono bene questo titolo. A pochi minuti di remo si raggiunge infine l'antico borgo di pescatori di Cetara. Qui, la vita è ancora oggi dettata dai tempi del mare e della pesca. All'arrivo è d'obbligo una tappa in uno dei suoi ristorantini tipici per degustare i prodotti tipici locali: la colatura di alici di Cetara Dop, a condimento di un corroborante piatto di spaghetti, e il tonno.
Per maggiori informazioni: www.distrettocostadamalfi.it