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Usa: microchip nei passaporti

Per gli americani privacy a rischio

L'incubo di Minority Report incombe sugli Usa.

Presto, infatti, Washington potrebbe decidere di inserire dei chip all'interno dei passaporti per facilitare il riconoscimento a distanza negli aeroporti e per contrastare la piaga del terrorismo. Tecnicamente parlando, si tratterebbe di un'innovazione volta soprattutto ad aumentare la sicurezza dei luoghi pubblici e a incrementare l'efficacia dei controlli, ma l'iniziativa ha suscitato subito la reazione delle associazioni americane per la difesa dei diritti civili.

Basato sulla tecnologia Rfid, termine già utilizzato per identificare le tanto discusse etichette intelligenti, lo speciale sistema di riconoscimento è stato infatti accusato soprattutto di vìolare la privacy e di invadere la sfera privata dei cittadini a stelle e strisce.

Le maggiori perplessità sui radiochip nei passaporti sono state espresse soprattutto dall'Association of Corporate Travel Executives, gruppo che riunisce i maggiori dirigenti d'azienda che viaggiano per affari. "Con un apparecchio dal costo di 500 dollari qualsiasi malintenzionato può individuare tra la folla i cittadini statunitensi - ha spiegato l'associazione sul suo sito Internet - Il Dipartimento di Stato vuole trasformarci in radiofari per i terroristi".

Nel mirino dei paladini della privacy ci sarebbero soprattutto la sicurezza della Rete e l'utilizzo delle radio-frequenze per trasmettere informazioni private quali dati anagrafici, abitudini di consumo e posizione geografica. In realtà, secondo quanto riferito da alcuni sviluppati del software utilizzato dal passaporto elettronico, le radiofrequenze incriminate sarebbero protette da complessi algoritmi di identificazione e da un sofisticato sistema di cifratura dei messaggi chiamato "Basic Access Control".

Stando ai più maligni, invece, per "leggere" senza autorizzazione un flusso di dati Rfid presto potrebbe essere sufficiente un cellulare (Nokia ha già presentato un prototipo in grado di catturare le frequenze e di visualizzare i contenuti sul display) e la cosa spaventa. Un minuscolo chip in versione Grande Fratello è pronto a minacciare la privacy dei cittadini americani.