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Il calcio minore in... tribunale

Sempre più gli episodi di violenza

Si dice che gli interessi, i soldi, le televisioni, le polemiche e tutto quanto fa ricco e dorato il mondo del pallone ai massimi vertici sia fonte di sventura per il calcio. Risse dentro e fuori dal campo, però, sono diventate la normalità, o quasi, non solo in Serie A, ma, sempre di più, anche nelle categorie minori. Anzi, dati alla mani, è proprio dalla Serie D in giù che ogni domenica si assiste ad atti vandalici da parte dei tifosi, ma anche da chi sul rettangolo di gioco ci va per divertirsi. E basta. Il bollettino di guerra è di quelli da far paura. Quasi non fanno più notizia episodi come quelli capitati in Umbria con una maxi rissa tra due squadre dilettantistiche, il Tavernelle e il San Marco. La rissa ha portato all'arresto di cinque elementi delle due formazioni, mentre tutti gli altri giocatori delle due squadre presenti in campo sono stati denunciati a piede libero, per un totale di 30 denunce. Incredibile, perché se si è arrivati all’arresto vuol dire che davvero in campo ne sono successe di tutti i colori.

Nemmeno il tempo di sorprendersi, però, che è arrivata la conferma di un movimento di uno stato di salute del calcio dilettantistico davvero preoccupante. In Basilicata, infatti, il bilancio domenicale parla di dieci persone arrestate e alcune ferite a Melfi (Potenza), una sassaiola subito circoscritta a Potenza e una invasione di campo con partita sospesa e assedio agli spogliatoi a Matera. Proprio a Potenza e Matera i questori locali stanno valutando la possibilità di prendere provvedimenti di divieto di accesso alle competizioni sportive per alcuni dei partecipanti ai tafferugli. I provvedimenti sono praticamente certi per i quattro tifosi del Melfi arrestati dalla Polizia al termine di Melfi-Angri. Scontri tra tifosi e forze dell’ordine, sassaiole verso i tifosi avversari, accerchiamenti, divieti di accesso allo stadio, invasione di campo, giocatori bloccati negli spogliatoi. Dalla giustizia sportiva a quella penale il passo è fin troppo breve tanto che ora invece di attendere i comunicati del giudice sportivo prima di qualche partita di cartello, bisognerà aspettare le sentenze dei tribunali di tutta Italia.

Anche in C1, prima del posticipo serale, il derby tra Pescara e Sambenedettese, si sono sprecati gli incidenti. Almeno sette feriti, tra cui due agenti di polizia, costituiscono il bilancio provvisorio, ma tra le vittime della follia degli ultras ci sarebbe una persona in grave condizioni.

I primi tafferugli sono scoppiati alla stazione ferroviaria di Pescara all'arrivo dei sostenitori marchigiani. Secondo le prime ricostruzioni, alcuni ultras locali avrebbero organizzare un agguato, con un fitto lancio di pietre, prima alla stazione, poi allo stadio. I tifosi ospiti, trasferiti fino allo stadio su alcuni pullman, sono quindi stati oggetto di un nuovo lancio di pietre nei pressi dello stadio ove si è vissuto in un clima da guerriglia urbana con transenne rovesciate, cassonetti incendiati, vetri infranti e saracinesche abbassate per tutti i locali ed esercizi commerciali.