A TORINO

Vasco Rossi, il suo show è una scarica di energia ed emozioni per celebrare la vita

Dopo le due date zero di Bibione il Komandante ha inaugurato il tour negli stadi che toccherà sei città 

di Massimo Longoni
01 Giu 2025 - 10:22
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Dodici concerti negli stadi di sei città, ampiamente andati esauriti da oltre un anno. È con queste premesse che Vasco Rossi ha inaugurato ufficialmente all'Olimpico di Torino il suo tour 2025, di fatto il nuovo capitolo di un tour infinito iniziato più di dieci anni fa. Gli anni passano ma il rocker di Zocca sembra aver trovato l'elisir dell'eterna giovinezza: a 73 anni è in grado di proporre uno show ad alto tasso di rock, un vero rito collettivo di cui lui è l'officiante adorato da un pubblico sempre più fedele e numeroso: i 36mila di Torino sono solo l'antipasto di un bagno di folla che lo attende da qui al 28 giugno, quando con la doppia data all'Olimpico di Roma chiuderà il tour che passerà anche da Firenze, Bologna, Napoli e Messina.

Vasco Rossi, le foto del tour negli stadi 2025

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Rispetto all'anno scorso, quando Vasco inanellò la serie record di sette concerti sold out a San Siro, il palco è lo stesso (meno le luci, a questo giro water proof per evitare i rischi del diluvio di un anno fa), ma la scaletta è stata ampiamente rivisitata, a partire dall'apertura affidata in maniera sorprendente a un classico solitamente di casa nei bis, "Vita spericolata". Una scelta dal doppio significato: intanto quello di riappropriarsi della sua canzone nell'accezione originale, come inno alla vita vissuta intensamente. E poi quello di dare il La al filo conduttore di tutto lo show: "la vita".

E dunque "Vita spericolata" apre lo show, con Vasco che entra dal lato dell'enorme palco sovrastato da mille metri quadri di schermo con una struttura a triangoli che rimanda le immagini del Blasco e della band. Un inizio all'insegna dell'emozione prima di lasciare spazio a un muro di suono potente e roccioso, dove attorno una sezione ritmica devastante ruotano le chitarre di Vince Pastano (artefice della direzione musicale) e Stef Burns, le tastiere di Alberto Rocchetti è una sezione fiati. Perché se l'impianto scenico è quello delle grandi occasioni, con riprese video ad altissima qualità, fumogeni e, qua e là, lingue di fuoco, non basta a distogliere l'attenzione dalla musica, vera protagonista dello spettacolo. 

Con "Vivere" si tira il fiato un attimo prima di ripartire a mille con "Mi si escludeva" e "Gli spari sopra": sul finale della prima compare a tutto schermo una scritta "Fuck War", mentre Vasco dedica la seconda "a tutti i farabutti che governano questo mondo". La scaletta si muove tra quasi cinquant'anni di carriera, con canzoni scelte accuratamente per il loro significato, e con diversi estratti dai lavori degli anni 2000. La band è protagonista anche di un lungo intermezzo strumentale dal sapore prog, che permette di far riposare un attimo Vasco prima di partire di slancio con la seconda parte dello show. "C'è chi dice no" è tellurica e a rinforzare il senso del testo Burns sfoggia sulla chitarra un adesivo con la scritta "Fuck Trump".

Il medley che mette insieme classici del passato da "La strega" a "Una canzone per te" e "Va bene così" fa da preludio al rito di "Rewind", ormai momento topico dei concerti di Vasco, tra euforia incontenibile e tripudio di seni al vento. La chiusura del set ufficiale è invece affidata a un brano di tutt'altro segno, la intensa "E adesso che tocca a me", forse tra i pezzi più belli scritti negli ultimi vent'anni.

La parte dei bis scorre tra momenti di pura poesia ("Sally"), inni generazionali ("Siamo solo noi") e brani entrati nella storia ("Canzone/Albachiara"). Trionfo doveva essere e trionfo è stato. Vasco ora è pronto a godersi le prossime undici date, ma non finirà lì: per l'anno prossimo è in arrivo un nuovo giro di stadi. 

Vasco Live 2025 - La scaletta della prima data di Torino

Vita spericolata

Sono innocente ma...

Manifesto futurista della nuova umanità

Valium

Vivere

Mi si escludeva

Gli spari sopra

Quante volte

Ed il tempo crea eroi

Un gran bel film

Vivere non è facile

Interludio 2025

Buoni o cattivi

Basta poco

Siamo qui

C'è chi dice no

Io perderò

Medley 025: La strega (la diva del sabato sera) / Cosa vuoi da me / Vuoi star ferma! / Tu vuoi da me qualcosa / Una canzone per te / Va bene, va bene così

Rewind

E adesso che tocca a me

Senza parole

Sally

Se ti potessi dire

Siamo solo noi

Canzone/Albachiara

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