Il rocker di Zocca apre il suo tour negli stadi all'Olimpico di Torino
di Massimo Longoni© Tgcom24
È un Vasco Rossi sereno e sorridente quello che si concede alla stampa prima di salire sul palco dell'Olimpico di Torino per la prima data del suo tour negli stadi 2025. "Quest'anno celebriamo la vita in tutte le sue forme, dimensioni ed espressioni - dice -. Penso che sia proprio l'anno un anno giusto per fare questo. Perché in questo periodo così buio oscuro ecco il mio concetto di luce. Come sempre voglio portare gioia a questo mondo così pieno di problemi e di odio sempre fomentato da pregiudizi, rabbia, guerra tra poveri: noi festeggiamo e celebriamo la vita".
"Sono passati 42 anni dall'uscita della canzone e sono passato da voglio una vita spericolata a sono, anzi, SIAMO, una vita spericolata. La canzone 'Vita spericolata' è stata fraintesa come molte altre mie, per questo me voglio riappropriare e diventa l'incipit di questo straordinario tour". Ma non solo le canzoni di Vasco sono state fraintese, a suo parere. "Anche il mio personaggio - continua -. Oggi dicono che sono un venduto per alcune dichiarazioni che ho fatto. Dire che Vasco Rossi è un venduto è come dire che l'acqua è asciutta. Io sono un provocatore, sono un artista che provoca con la propria arte, l'ho sempre fatto, sin dai tempi di 'Albachiara' quando parlavo di masturbazione femminile, nel 1978, quando nessuna delle mie compagne e amiche ammetteva di praticarla".
"Questo è un periodo molto oscuro, tutto sembra fatto apposta per farci diventare matti - prosegue -, dai social alle fake news. Siamo davvero sull'orlo dell'abisso. La pace è qualcosa che dobbiamo cercare dentro di noi. Oggi la vita è disprezzata, contano solo il profitto, il potere è la violenza. Io dico: viva la vita".