© Francesco Prandoni
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Il rapper ripercorre tutta la sua carriera musicale e porta sul palco la mamma, la fidanzata, la nonna e il papà oltre a tanti amici: da Ghali e Tony Effe a Laura Pausini e Marracash
di Francesca Fiorucci© Francesco Prandoni
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Quello di Lazza a San Siro è stato più di un concerto. Una reunion di famiglia in cui il rapper ha aperto le porte di casa sua alle migliaia di fan, portando sul palco le persone più importanti della sua vita: la mamma, la compagna, la nonna, il papà, ma anche tanti amici con cui ha collaborato nelle sue canzoni, da Ghali, Emis Killa e Tony Effe a Laura Pausini e Marracash. Tre ore di show in cui ha ripercorso i suoi 4 album, tra hit colossali come Cenere e 100 Messaggi e brani che non portava dal vivo da anni. Una vera e propria consacrazione per l'artista che celebra così il legame indissolubile con la sua città.
Il concerto di Lazza a San Siro è iniziato puntualissimo, alle 20:30 esatte la voce di Germano Lanzoni ha presentato la "squadra da Champions" dei musicisti che avrebbero accompagnato il rapper. Lui, prima di mostrarsi, fa sentire la sua voce attaccando Ouverture 3 salendo sul palco con il ritornello tra sbuffi di fuoco. "Benvenuti nella casa di Zzala" dice dando il via ufficiale al live: "Non vi posso promettere che sarà lo show dell'anno ma vi posso promettere che farò di tutto per riuscirci". Alla chiusura del primo dei sei capitoli in cui si divide il concerto, lo speaker invita il primo, il secondo ed il terzo anello rosso ad alzare i fogli di plastica che il pubblico ha trovato sui seggiolini. "OK ZZALA" è la scritta, rossa su fondo nero (in omaggio al Milan, sua squadra del cuore), che si forma. "Non pensavo di arrivare a tanto", confessa lui emozionato. Il palco è imponente, un impianto visivo interamente digitale, sei schermi LED principali e due grandi schermi laterali, concepiti per accompagnare ogni cambiamento di atmosfera. Gli schermi centrali, disposti a formare una “V” rovesciata che punta verso il fondo creando un atmosfera quasi teatrale, che svela e nasconde gli elementi musicali. La passerella centrale è a forma di J, l'iniziale di Jacopo: un simbolo che durante tutto il live ricorre sugli outfit del cantante.
Il live si divide in sei parti, diverse ciascuno con un’identità propria, per un racconto aperto e trasversale, in grado di cogliere tutte le sfumature del percorso artistico di Lazza. Si inizia con le prime tracce in cui è affiancato dalla band storica. Segue un momento intimo, solo piano, con il Maestro Aleksander Zielinski. Anche il look si adegua al cambio di atmosfera: canotta e jeans lasciano il posto a smoking e papillon (con cappellino). Il rapper tradisce la promessa che aveva fatto durante lo show intimo con vista sulle guglie del Duomo: "La prossima volta che mi vestirò da cameriere sarà al mio matrimonio" aveva detto, ma San Siro meritava l'abito della festa. Nel terzo blocco lo stadio milanese si trasforma in un grande DJ SET, affidato a Drillionaire e Low Kidd ed è il momento in cui si concentra il maggior numero di ospiti. E' poi il turno dell'orchestra di 12 elementi diretta dal Maestro Enzo Campagnoli, prima del ritorno della band e di nuovo l'orchestra per il finale. Tre ore di show, ben 43 brani presi a piene mani da tutti e 4 gli album di Lazza.
Lo show a San Siro è un momento emozionante per Lazza, che approfitta dell'occasione speciale per ringraziare e rendere omaggio a tutte le persone che ama di più. Prima di tutto la mamma, che chiama accanto a sé dopo la prima mezz'ora di concerto. "Quello che abbiamo costruito è merito tuo, e anche se ci scanniamo un giorno si è uno no mi sembra va doveroso ringraziarti", le dice regalandole la borsa di lusso che le aveva promesso in Re Mida. Durante Senza Rumore porta sul palco la sua compagna Greta Orsingher, dalla quale ha avuto il figlio Noah. Lascia che il pubblico prosegua la canzone, mentre loro si stringono commossi, godendosi il momento come se per un attimo non ci fosse nessuno intorno. "Mi sono permesso perché le cose belle si fanno in famiglia, e noi siamo una bellissima famiglia. Io, te e il piccolino", spiega. Mentre canta Cenere, Lazza prende per mano la nonna e la vuole accanto a sé. Da ultimo è la volta del padre, con il quale conclude la serata cantando Dolcevita.
Alla grande festa di Lazza a San Siro non potevano mancare gli amici. Sono ben 18 quelli che, in momenti diversi, condividono con lui il palco. Quelli che ci sono sempre stati, con cui ha collaborato e ai quali vuole bene. ArtieFive, Salmo & Nitro, Kid Yugi e Tedua sono solo alcuni di coloro che lo accompagnano. "I rapper sono tutti delle pu...ne" scherza Lazza per annunciare Anna, con cui canta BBE e San Siro trema. "Sono stato un po' il tuo padrino. Sono orgoglioso di te come se fossi mio figlio" dice emozionato Emis Killa dopo aver cantato insieme a Jake La Furia. E in effetti le dimostrazioni di stima e affetto non mancano. Come ad esempio quella di Laura Pausini che, dopo essersi esibita in Zeri in più accompagnata dall'orchestra urla al rapper: "La mia locura sei tu, baby". Capo Plaza, Tony Effe, Fabri Fibra, Sfera Ebbasta, Shiva, Gali e Geolier sfilano uno dopo l'altro sul palco e, mentre il concerto volge al termine, c'è ancora tempo per Marracash.