Trump ha annunciato di volerli dare a Kiev. Hanno una gittata di 2500 km e possono raggiungere 880 km/h. I casi in cui sono entrati in azione in passato
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Donald Trump ha annunciato di "aver preso una decisione" sull'invio di missili Tomahawk all'Ucraina, ma pretendendo da Kiev rassicurazioni su un uso concordato. Il Cremlino è rimasto sorpreso e ha sottolineato come questa scelta potrebbe portare a un'escalation. "Si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari" ha dichiarato il portavoce russo Dmitry Peskov. Ma cosa sono i missili Tomahawk, quando sono stati usati e che impatto avranno?
Il BGM-109 Tomahawk è un missile da crociera subsonico a lungo raggio sviluppato dagli Stati Uniti. È stato pensato per attacchi su vasta scala e realizzato in numerose versioni. I Tomahawk rappresenterebbero un notevole passo in avanti per l'Ucraina nella guerra contro la Russia per la loro potenza e gittata. Possono essere lanciati da navi militari o sottomarini per colpire bersagli terrestri. Volano a bassa quota per colpire obiettivi fissi, come siti di comunicazione e di difesa aerea.
Il missile BGM-109 Tomahawk ha una lunghezza (escluso il booster) di 5,56 metri, un'apertura alare di 2,67 metri, e un diametro di 52 cm. Il peso è di 1.300 kg, che arriva a circa 1.600 kg con il booster. Ha due ali retrattili e in coda delle piccole alette che hanno la funzione di timoni direzionali. Il booster è lungo 69 centimetri, ha un diametro di 52 centimetri, e un peso di circa 270 chili. La lunghezza totale del missile BGM-109 con il booster è quindi di 6,25 metri. Il motore utilizzato è il turbofan Williams F107-WR-400 nelle prime versioni, ha poi subito degli aggiornamenti in quelle successive. La gittata a seconda delle tipologie può variare dai 1600 km ai 2500 km, mentre la velocità massima che può raggiungere è di 880 km/h. Sul costo unitario invece c'è un margine di precisione più basso: alcune stime parlano di 800mila dollari, mentre per altre si supera tranquillamente il milione.
L'US Navy ha iniziato a considerare lo sviluppo di missili da crociera nel 1972, prevedendo di impiegare missili subsonici che avrebbero volato a bassissima quota per sfuggire all'intercettazione dei radar. Inizialmente furono presi in considerazione due progetti distinti, ma nel giugno 1972 la scelta definitiva cadde sul modello più piccolo. Nel 1974 diverse aziende presentarono le loro proposte e alla fine venne selezionata General Dynamics per sviluppare il progetto, che nel 1983 vide la luce rendendo operativo il primo BGM-109 Tomahawk. Al giorno d'oggi la produzione non è più in mano a General Dynamics, bensì a RTX, in precedenza nota come Raytheon.
Il missile Tomahawk è stato schierato in Europa occidentale come arma nucleare: 464 esemplari approvati in seguito a un accordo dei Paesi della NATO nel 1979. All'inizio della Guerra del Golfo Persico, nel 1991, i Tomahawk sono stati installati su navi di superficie statunitensi nell'ambito dell'operazione Desert Storm, dove distrussero obiettivi blindati. Sono stati impiegati anche in Bosnia (1995), Libia (1996 e 2011), Sudan (1998), Yemen (2009) e Afghanistan (1998 e durante la guerra iniziata nel 2001).
Kiev chiede da tempo dei missili a lunga gittata per poter cambiare il corso della guerra alla Russia di Vladimir Putin. I Tomahawk rappresenterebbero un significativo potenziamento per l'arsenale ucraino, soprattutto in termini di capacità di attacco a lungo raggio. Questa novità potrebbe rendere più "pericolosa" l'Ucraina e permettere a Volodymyr Zelensky di avere una forza contrattuale maggiore per cercare di porre fine al conflitto. Il Cremlino ha già annunciato che questa decisione da parte del presidente Trump potrebbe portare a un'escalation.