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A "Jazz Meeting" Lorenzo Bon

Tgcom24 ha incontrato lʼeclettico cantante prima del concerto di Sirolo

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Giovedi 9 agosto alle 21:30 la suggestiva Piazza Vittorio Veneto di Sirolo in provincia di Ancona, ospiterà il concerto di Lorenzo Bon, con il progetto Bon & The Alchemist, che l'eclettico cantante sta proponendo da anni con grande successo al pubblico.

Una fama quella dell'artista, maturata macinando chilometri fatti di passione ed amore per la musica. Lorenzo, ospite questa settimana a Jazz Meeting parla così della sua formazione musicale e della maturazione di un "timbro" vocale particolare e non scontato.

 "Si - dice Lorenzo -, la voce si è "formata" dopo i 28 anni quando ho scoperto che potevo fare di più usando le tonalità basse, quando la voce ha finito di completarsi, avevo già delle basi in campo musicale che venivano dalla mia famiglia, successivamente mi sono orientato sul soul e sulla black music, dopo i "trenta" la voce ha fatto quasi tutto da sola, poi ho studiato le teorie di Demetrio Stratos ma anche gli "standard" di: Sinatra, Nat "King" Cole e Barry White".

In questi anni di attività ti ha spinto la passione?
Si, ritengo che sia una componente imprescindibile in ogni campo, sempre a seconda delle capacità di ognuno. Ho messo del mio in molte cose che ho fatto, poi quello di trovare nuove tonalità nella mia voce è stata un scoperta continua, una grande emozione, un insieme tra passione e istinto. Ho avuto la fortuna di avere persone in famiglia che mi hanno predisposto: mio padre e mio nonno, entrambi musicisti, mi hanno dato un notevole insegnamento.

Diversi i tuoi progetti.
Li ho tutti ideati e calibrati seguendo il "range" vocale, portando avanti quella che definisco la "bella musica". E' già un onore per me al pubblico grandi classici del passato, con il quartetto e con le altre formazioni. Una delle massime soddisfazioni è stata quella di suonare ad "Umbria Jazz", chiamato dal grande pianista Renato Sellani e voluto anche da Massimo Moriconi: due "grandi" del jazz di casa nostra.

Il concerto di Sirolo ha per te un significato particolare?
Si, l'idea del concerto è nata dopo la partecipazione a "Mezzogiorno in Famiglia" dove ho avuto modo di conoscere il Maestro Mazza, suonando anche con lui. Un concerto del nostro progetto, in una cornice meravigliosa come lo piazza di Sirolo, mi dà emozioni ed energie che a mia volta spero di trasferire al pubblico.