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Scandalo Lazio, la Polverini si è dimessa
"Consiglieri tutti indegni, li mando a casa io"

Il presidente lascia: "La mia decisione è irrevocabile". Ieri lʼannuncio a Napolitano e Monti

Ansa

Il governatore del Lazio, Renata Polverini, si è dimessa. "Comunico solo stasera quello che avevo già comunicato ieri a Napolitano e Monti", ha spiegato. "La mia - ha aggiunto - è una decisione irrevocabile". Il presidente lascia dopo lo scandalo che ha travolto la Regione. "Questo consiglio - ha detto la Polverini - non è più degno di rappresentare una Regione importante come il Lazio: questi signori li mando a casa io".

Renata Polverini ha parlato di "personaggi da operetta che non era accettabile mantenere in un luogo prestigioso come il consiglio regionale, hanno fatto cose raccapriccianti. La festa era finita da lunedì scorso e ne ero consapevole, ma ho voluto vedere a cosa si sarebbe spinto questo consiglio regionale. Ora rimarrò in carica per il tempo previsto dallo statuto e dalle leggi".

"Con il blocco della mia azione riformatrice ci saranno gravi ripercussioni sul Paese - ha spiegato la Polverini -. Abbiamo fatto 5 miliardi di tagli perché lo volevamo e perché abbiamo avuto come effetto il dimezzamento del disavanzo sanitario portandolo a 700 milioni. La Regione Lazio di Renata Polverini ha lo stesso rating del governo Monti, ce lo hanno comunicato venerdì durante il consiglio sui tagli". "Monti mi ha apprezzato sia sul piano istituzionale che personale e ha confermato che il rating della regione Lazio influiva positivamente sul Paese".

"Me ne vado a testa alta"
"Arriviamo qui puliti: mai avrei immaginato che con quelle ingenti risorse tutti, nessuno escluso, facessero spese sconsiderate ed esose", continua. "Vado via a testa alta non so se altri potranno a fare lo stesso. Me ne vado avendo azzerato i fondi dei gruppi regionali. Voglio vedere se chiunque verrà farà lo stesso".

"Dimissioni per una faida nel Pdl"
Renata Polverini parla di una scelta obbligata da "una faida interna al Pdl". "Ben venga questo dibattito - ha spiegato - tra chi aveva bisogno di un Suv e chi pensava di giocare la propria carriera in consiglio regionale. Spero che la Procura lavori con serenità e che queste persone possano essere assicurate alla giustizia".

"Da oggi parlerò senza freni"
"Ora che sono una persona libera, potrò dire tutte le cose che finora non ho detto. Anche quelle eclatanti che ho visto. Io dico basta: non lo merita la mia storia, la mia famiglia che è stata infangata né chi sta con me. Da pochi minuti sono tornata libera: per due anni e mezzo in questo sistema sono stata come in una gabbia, cercavo di uscire ma mi avviluppava sempre di più. Io continuerò a fare politica, con questi non ho nulla a che fare".

"Prendetevela con Abruzzese"
"Sono inorridita da quanto avvenuto in consiglio regionale. Prendetevela con il signor Mario Abbruzzese", ha detto ancora Renata Parlando, con la voce concitata, riferendosi al presidente del consiglio regionale, lasciando il residence di Ripetta dove ha annunciato le sue dimissioni. "Io me ne vado a testa alta non so se i consiglieri regionali potranno farlo e non so se potrà farlo il presidente del consiglio del Lazio, Mario Abbruzzese. Mi auguro che abbia fatto bene ma ho dei dubbi", ha ribadito.

"Nel Pdl c'è gente da mandare via"
Per la governatrice dimissionaria del Lazio "nel partito c'è gente da mandare via". "Il Pdl in questi giorni ha dato prova di essere un partito particolare: ci sono persone da mandare via e persone con le quali vale la pena continuare"

Alfano: "Da Polverini scelta di grande dignità"
"Renata Polverini ha compiuto una scelta di grande dignità e di grande responsabilità, nonostante lei non abbia compiuto alcun atto né immorale né illegale e anzi abbia impresso un'accelerazione al percorso di riforma della Regione Lazio". Lo ha detto il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano.