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Crisi, Monti ottimista: "Verso la fine del tunnel"

Il premier precisa: "La spending review non è una Manovra"

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"L'Italia e la Ue sono alla fine del tunnel". Lo ha affermato Mario Monti, aggiungendo che "la spending review non è una nuova Manovra e non ci saranno tagli lineari fatti in modo cieco". Il premier ha poi spronato i partiti ad "evitare inutili risse" e a trovare un "accordo sulla riforma elettorale, prima che si torni a votare". E sulla situazione italiana circa la crisi e il modo di uscirne, ha chiosato: "Gli esami non finiscono mai".

"Sono state molto importanti - ha sottolineato il presidente del Consiglio - le decisioni che abbiamo preso nel Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno, decisioni che si sono rivelate proficue, e adesso ne stiamo vedendo le conseguenze in termini di maggiore disponibilità sia delle istituzioni europee, sia dei singoli governi a fare tutti la loro parte, oltre a fare ciascuno i compiti a casa".

"L'incontro con Hollande si iscrive in questo quadro: vogliamo verificare i rispettivi punti di vista e vedere come insieme, Francia e Italia, possono contribuire a portare avanti questo processo, che è contemporaneamente di messa in sicurezza dell'euro, questa grandissima costruzione qualche volta un po' scricchiolante e di deciso impulso alla crescita europea",  ha proseguito il premier.

Legge elettorale ed elezioni
"Lo scenario peggiore, quello che voglio esorcizzare, sarebbe quello di elezioni alla scadenza naturale, e quindi non anticipate, ma a cui si arrivasse senza una riforma elettorale e in un clima di disordinata rissa tra i partiti", ha spiegato ai microfoni di Radio anch'io, seguendo la linea dettata dal Colle.

"L'ipotesi peggiore sarebbe una combinazione che darebbe ai cittadini, ahimè, la sensazione, forse fondata, che la politica ha fatto grandi sforzi per sostenere in Parlamento questo governo, che ha preso decisioni impopolari, ma non ha fatto i compiti in casa propria riformando se stessa - ha proseguito Monti -. E i mercati internazionali sarebbero legittimati a nutrire scetticismo su quello che viene dopo questo governo".

"Un nuova candidatura? Sempre più sordo"
"Sto diminuendo coscientemente la mia sensibilità uditiva a questa domanda". Così il presidente del Consiglio Mario Monti ha poi rispostoa chi gli chiedeva se e con chi intende scendere in campo in vista delle prossime elezioni.