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Enrico Letta si dimette, consultazioni lampo da Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica vuole sentire i partiti e chiudere entro sabato. Stupito per lʼassenza della Lega. Anche il M5S non andrà al Colle. Berlusconi: "Auguri a Renzi, ma questa non è democrazia"

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Il premier Enrico Letta lascia dopo meno di 24 ore dalla "sfiducia" del Pd al suo governo. Al via consultazioni lampo, come chiesto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Non andranno al Colle Lega e M5S. Per Forza Italia ci sarà Silvio Berlusconi. "Auguri a Renzi, ma questa non è democrazia", dice il leader di Fi. Gli Usa: "Grati a Letta, abbiamo grande fiducia in Napolitano e negli italiani".

Il premier ha anticipato di tre ore la "salita" al Quirinale e subito sono partite le consultazioni. "Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato. 'Ogni giorno come se fosse l'ultimo'" twitta, citando Seneca, il presidente del Consiglio, che lascia Palazzo Chigi, da solo, per salire al Colle alla guida di una Delta grigia al termine del suo ultimo consiglio dei ministri.

Più tardi riceverà anche i saluti di Obama che lo chiama dall'Air force one per esprimergli sincera amicizia e i complimenti per lavoro svolto a livello internazionale. Alla Camera Forza Italia, Lega, Sel e M5s, i partiti all'opposizione, hanno in mattinata chiesto una "parlamentarizzazione" della crisi di governo durante la conferenza dei capigruppo.

Un passaggio che non ci sarà, annuncerà poi Napolitano in un comunicato dove spiega perché non ne vede l'utilità. Il premier, ricorda, ha deciso dopo le deliberazioni della direzione del Pd, avvenute "in forma pubblica e con l'espresso consenso dei Presidenti dei rispettivi gruppi parlamentari". E poiché Letta ritiene che a fronte del mancato sostegno del "principale componente della maggioranza di governo" non vi siano "elementi tali da indurlo a soprassedere dalle dimissioni", il presidente della Repubblica "non può che prendere atto".

D'altra parte "il Parlamento potrà comunque esprimersi quando sarà chiamato a dare la fiducia al nuovo governo". Non ultimo, sottolinea Napolitano, "la stessa procedura" si è seguita in occasione delle dimissioni di Berlusconi e Monti.

Da parte sua il Capo dello Stato può solo accelerare i tempi per ridurre al minimo la fase di crisi di governo che può danneggiare il Paese. In giornata ha visto i presidenti di Camera e Senato, le prime delegazioni dei partiti. La nota ufficiale del Quirinale parla di consultazioni che dovrebbero chiudersi sabato nel tardo pomeriggio con la delegazione del Pd, composta dai capigruppo, ma senza Matteo Renzi.

Non vi parteciperanno, dunque, i Cinque Stelle e la Lega. "Napolitano ce le dovrebbe per decenza risparmiare", commenta Beppe Grillo che giudica le consultazioni "un'immensa presa per il c...".

"Questa volta sono d'accordo con Grillo, queste consultazioni sono inutili e fossi il segretario della Lega non andrei al Quirinale" è il consiglio di Roberto Maroni a Matteo Salvini che poco dopo conferma: la Lega non salirà al Colle. Una decisione che desta il "rincrescimento e lo stupore" del Presidente.

Renzi intanto attende l'incarico che potrebbe arrivare a breve trascorrendo con un occhio a Roma e il cuore a Firenze la sua ultima giornata da sindaco. "E' uno dei momenti più belli da cinque anni a questa parte", confessa durante una cerimonia a Palazzo Vecchio dove indossa per l'ultima vota la fascia tricolore. "A Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo non significa che ciò che sta accadendo sia da iscrivere in ciò che può accadere un una democrazia perché o il potere è democratico o non è democrazia" si lamenta Silvio Berlusconi.

Anche Beppe Grillo non ha parole tenere per il prossimo premier. "Il nuovo boss non è Al Capone, ma un carrierista senza scrupoli, in arte Renzie, buon amico di Berlusconi, di Verdini e di gente che avrebbe fatto paura ai gangster del proibizionismo".

Berlusconi: "Auguri a Renzi, ma questa non è democrazia" - "A Renzi faccio gli auguri di tutto cuore, ma questo non significa che ciò che sta accadendo sia da iscrivere in ciò che può accadere in una democrazia perché o il potere è democratico o non è democrazia". Lo afferma Silvio Berlusconi in un comizio in Sardegna. "Ho stima di Matteo Renzi è persona intelligente non è di scuola comunista, l'ho trovato in sintonia con me, anche quando ci siamo incontrati a Cagliari gli ho fatto gli auguri di trasformare, come è accaduto in Inghilterra il partito comunista in Laburista". "Noi siamo qui a guardare quasi stupefatti quel che accade: Monti, Letta, Renzi, tre governi non eletti dai cittadini attraverso regolari elezioni".

Obama a Letta: "Grazie per l'amicizia" - "Il presidente Obama ha parlato per telefono con il primo ministro Enrico Letta per esprimergli la sua personale gratitudine per la sua leadership e la sua amicizia". Lo conferma la Casa Bianca. "L'amicizia tra Barack Obama e Enrico Letta rende gli Stati Uniti e l'Italia ancora più forti. I due leader hanno ribadito i legami duraturi che continueranno a unire gli Stati Uniti e Italia, amici di lunga data e alleati".

Il Dipartimento di Stato Usa: "Grati a Letta per la sua leadership" - "Abbiamo grande fiducia nel presidente Napolitano e negli italiani, mentre l'Italia va verso la formazione di un nuovo governo", affermano fonti del Dipartimento di Stato americano. "Siamo grati per la leadership esercitata dall'ex premier Enrico Letta. I suoi sforzi in campo internazionale per migliorare la stabilità e promuovere le riforme la crescita dell'economia italiana e dell'Eurozona". "Siamo convinti che la collaborazione con l'Italia continuerà".