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Alfano: "O il Pd sostiene il governo Letta o fine della legislatura"

"Proporremo un contratto di governo per lʼemergenza lavoro e nel 2015 si potrà andare a votare", dice il vicepremier da Teramo. "Non riusciranno a soffocarci nella culla"

angelino alfano
ansa

Il premier "è espressione del Pd, e se il Pd sostiene Letta il governo va avanti, in caso contrario no". Lo ha detto Angelino Alfano, a margine della manifestazione del Ncd a Teramo. "Si riuniscano e decidano cosa fare, il Paese non può pagare le liti interne al Pd", ha aggiunto. "Ora presentiamo l'emendamento sulle preferenze, poi proporremo al Pd un contratto di governo per l'emergenza lavoro. E nel 2015 si potrà andare a votare".

A margine dell'iniziativa elettorale del Nuovo Centrodestra a Teramo "Per sostenere Chiodi", il vicepremier ha parlato della tenuta del governo in riferimento alle riforme in arrivo: "Per anni quando il presidente del Consiglio era espressione del Pd la vita del governo è stata condizionata negativamente dalle dinamiche interne al partito, ma il Paese non può sobbarcarsi l'onere e il peso dei litigi interni a quel partito".

"Non ci soffocheranno nella culla" - "Vi faccio notare una cosa: da quando è nato Ncd il centrodestra è tornato in vantaggio: con la legge elettorale cercano di soffocarci nella culla, ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno".

"Grillo cavalca la crisi solo perché vuole i voti" - Alfano da Teramo lancia il patto con Letta per un'azione incisiva di governo che duri un anno. Se la priorità è il lavoro, che può essere affrontato solo dal governo, attacca frontalmente le opposizioni, come Grillo, che "cavalca la crisi, non la vuole risolvere, ma la cavalca perché vuole i voti".

Brunetta: "Se si carica la pistola poi si spara" - "Se si fa la legge, si va a votare. Quando si carica una pistola, poi si para". Lo dice il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta a In mezz'ora. "Chi dice che bisogna fare la legge sul conflitto di interessi o è stupido o in malafede" perché "c'è già: l'ha fatta Berlusconi nel 2004, la sinistra non l'ha mai fatta ma sempre minacciata", ha aggiunto.

Pd a Brunetta: "Nessuna corsa al voto, serve chiarezza" - Dopo le parole di Brunetta, il Pd è intervenuto per chiedere che Forza Italia faccia chiarezza. "Il gruppo del Pd esprime preoccupazione" per le parole di Brunetta "che contraddice in modo eclatante la base dell'accordo sulle riforme", ha detto infatti il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, Emanuele Fiano.

"Forse Berlusconi non ha avuto il tempo di informare Brunetta" che l'accordo sulla legge elettorale prevede anche le riforme. "Il capogruppo plachi i suoi bollenti spiriti: nessuna corsa al voto, prima le modifiche costituzionali" che servono al Paese, ha quindi aggiunto Lorenzo Guerini portavoce della segreteria del Pd.