Crollano due ponti in Russia, Kiev rivendica
© Ansa
© Ansa
Meloni: "Sulla pace i segnali non sono incoraggianti". Nato, Hegseth (Usa): "Alleati vicini a un'intesa sul 5% alla difesa"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.198. Ricevuto alla Casa Bianca, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha fatto appello a Donald Trump dicendo che "è la persona chiave al mondo che può davvero" fermare la guerra, e gli ha chiesto di fare "pressione sulla Russia". Ma è gelo sulla tregua: "Non penso che Russia e Ucraina firmeranno un accordo. Ho chiesto a Putin di non rispondere agli attacchi di Kiev con i droni", ha detto il tycoon. Anche Giorgia Meloni ha confermato che sulla pace "i segnali non sono incoraggianti". Intanto gli alleati della Nato si stanno avvicinando a un consenso sull'impegno del 5% del Pil da destinare alla spesa per la difesa. Lo ha detto il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth.
© Ansa
© Ansa
"C'è una iniziativa in Senato e parlerò personalmente con alcuni senatori che vogliono un grande pacchetto di sanzioni sulla Russia. Il presidente Usa non ha ancora detto in che modo intenda partecipare e se lo sosterrà. Ma negli ultimi giorni si è mosso qualcosa". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in uno statement a Washington dopo l'incontro con Donald Trump. La questione resta al momento "aperta", ha aggiunto, "ma io ho potuto aggiungere alcuni argomenti a favore".
Donald Trump ha paragonato la guerra tra Russia e Ucraina a due bambini che litigano nel parco e ha detto di aver usato questa analogia nella sua conversazione con Putin. "A volte è meglio lasciarli litigare per un po'", ha detto nello studio Ovale col cancelliere tedesco. Trump ha affermato che fermare la guerra si sta rivelando difficile perché c'è "molto rancore" tra i due Paesi e un profondo odio tra Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il presidente russo Vladimir Putin non può fare la pace "in tempi brevi" e una tregua è improbabile che arrivi prima della fine dell'anno. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo al Giorno della Verità. "Se devo fare una previsione, non credo che prima della fine dell'anno si possa arrivare a una situazione di tregua. Credo che Putin non possa fare la pace e neanche la tregua in tempi brevi", ha aggiunto il ministro, segnalando che Putin vuole "aumentare il numero dei militari" e "li paga il doppio di quanto paga un operaio". Insomma, "l'industria russa è tutta orientata alla difesa" e, per fare "macchina indietro" ha "bisogno di tempo", perché "deve prima risolvere i suoi problemi interni".
"È triste quello che sta succedendo con la Russia e l'Ucraina". Lo ha detto il presidente americano Donald Trump nello studio ovale con il cancelliere tedesco.
Mosca "ha condotto attacchi con droni e attacchi contro i civili ininterrottamente, quindi non cambia il suo comportamento. Ed è chiaro che vorranno imporre costi maggiori all'Ucraina, colpendo sempre i civili". Lo ha affermato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, commentando l'eventualità di una reazione russa agli attacchi condotti da Kiev con droni. "Permettetemi di ricordare che è contro il diritto internazionale umanitario attaccare i civili o le infrastrutture civili e la Russia lo fa continuamente. La nostra risposta non dovrebbe essere quella di fare un passo indietro", ha sottolineato.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto che i belligeranti russi e ucraini non vengano trattati allo stesso modo, durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che mantiene una posizione neutrale sulla guerra in Ucraina. "C'è un aggressore, ed è la Russia. C'è un aggressore, ed è l'Ucraina. Vogliamo tutti la pace, ma non possiamo trattare i due belligeranti allo stesso modo", ha dichiarato il presidente francese, sottolineando che il Brasile ha "un ruolo molto importante da svolgere" nella ricerca di una soluzione al conflitto.
"Il tema sul tavolo dei leader a fine giugno sarà quello di un 3,5%" del Pil da destinare alla difesa e l'1,5% per capacità parallele, "da raggiungere in tempi che variano a seconda delle proposte: per qualcuno domani mattina, per qualcuno nel 2032, per qualcun altro nel 2035. Noi abbiamo sposato la tesi inglese di spostare al 2035 il raggiungimento degli obiettivi di capacità che vengono richiesti, vedremo cosa succederà alla discussione di fine giugno" all'Aja. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Gli alleati della Nato si stanno avvicinando a un consenso sull'impegno del 5% del Pil da destinare alla spesa per la difesa. Lo ha detto il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth, nel corso di un punto stampa a margine della ministeriale Difesa dell'Alleanza. Molti Paesi "superano ampiamente il 2% e pensiamo che siamo molto vicini al consenso" sul target del 5%, ha spiegato, evidenziando che "è tempo per l'Europa di fare di più" sul fronte della spesa militare. "Ci sono alcuni Paesi che non sono ancora arrivati" all'obiettivo del 2%, "non farò nomi, ma li porteremo lì", ha aggiunto.
Nel colloquio telefonico di ieri il presidente russo Vladimir Putin e Papa Leone XIV non hanno discusso "in modo pratico e concreto" di una soluzione negoziata del conflitto in Ucraina, ma il leader del Cremlino ha "espresso un'elevata valutazione del contributo del Vaticano alla risoluzione di diverse questioni umanitarie".
"Ieri sera, la Russia ha colpito Pryluky, nella regione di Cernihiv, con sei droni d'attacco. Un'operazione di Purtroppo, ci sono stati feriti e vittime. Ci aspettiamo un'azione dagli Stati Uniti, dall'Europa e da chiunque nel mondo possa realmente contribuire a cambiare queste terribili circostanze. La forza conta, e la guerra può finire solo con la forza", ha aggiunto. "Mosca deve essere pressata con tutti i mezzi disponibili e gradualmente privata della sua capacità di continuare questa aggressione".
"Gli Stati Uniti sono orgogliosi di essere qui al fianco dei loro alleati, ma il nostro messaggio continuerà a essere chiaro: deterrenza e pace attraverso la forza. Ma non può trattarsi di fare affidamento" soltanto sugli Usa. Lo ha detto il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth, in un punto stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, prima della ministeriale dell'Alleanza. "Non può e non dev'esserci una dipendenza dall'America in un mondo con molte minacce, nel quale l'America è pronta a contribuire ad affrontarle. Ogni Paese deve contribuire con il 5% di spesa per la Difesa".
Durante la notte, i sistemi di difesa aerea di Mosca hanno distrutto almeno 30 droni ucraini nelle regioni russe. Il numero più elevato (15) è stato abbattuto nella regione di Rostov.
Almeno cinque persone, tra cui un bambino di un anno, sono state uccise in un attacco di droni russi nella città ucraina settentrionale di Pryluky, nella regione di Chernihiv, durante la notte. Lo ha reso noto il governatore locale, Viacheslav Chaus. Altre sei persone sono rimaste ferite nell'attacco e sono state ricoverate in ospedale.
Almeno 17 persone sono rimaste ferite in un attacco con droni russi nella città ucraina orientale di Kharkiv, tra cui bambini, una donna incinta e una donna di 93 anni. Lo ha riferito il governatore locale regionale, Oleh Syniehubov. "Lanciando attacchi mentre la gente dorme nelle proprie case, il nemico conferma ancora una volta la sua tattica di terrore".
Un alto funzionario ucraino ha avvertito gli Stati Uniti che l'esercito russo sta preparando significative avanzate militari nel 2026, tra cui il blocco dell'accesso dell'Ucraina al Mar Nero, cruciale per Kiev. In visita a Washington con una delegazione ucraina, il colonnello e vice capo dell'ufficio presidenziale Pavlo Palisa ha riferito che la Russia mira a conquistare l'intera regione orientale di Donetsk e Lugansk entro la fine di settembre. Ed entro la fine dell'anno, Mosca vuole istituire una zona cuscinetto di confine, ha aggiunto Palisa, dopo un incontro con parlamentari e funzionari statunitensi. "Hanno persino piani per il 2026. Il piano per il prossimo anno è di occupare l'intera parte dell'Ucraina situata sulla riva sinistra del fiume Dnepr", che attraversa la capitale, Kiev, e sfocia nel Mar Nero, dividendo di fatto il Paese in due. Mosca sta anche cercando di occupare le regioni meridionali di Odessa e Mykolaiv per "tagliare l'accesso dell'Ucraina al Mar Nero". Il Mar Nero è un'area cruciale per Kiev, sia militarmente che economicamente, nonché un'importante via di trasporto del grano verso sud.
"Con ogni nuovo attacco, con ogni nuovo rinvio della diplomazia, la Russia mostra il dito medio al mondo intero". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che "sono loro, a Mosca, che devono sentire che la guerra ha un prezzo: un prezzo alto, il più alto per l'aggressore".
L'esercito russo ha lanciato nella notte un altro attacco con missili e droni sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: il bilancio per il momento è di 11 feriti, tra cui tre 13enni e una donna incinta. Lo hanno reso noto il sindaco della città, Igor Terekhov, e il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, come riporta Ukrainska Pravda.
L'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina quest'estate. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato del Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, precisando che i militari morti si aggirano già attorno ai 250.000. Si tratta di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale.