Crollano due ponti in Russia, Kiev rivendica
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Trump: "Ho parlato con il leader russo ma la pace non sarà immediata". Ucraina e Russia pronte a scambiare 500 prigionieri per parte questo fine settimana
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.197. Vladimir Putin ha sentito al telefono sia Donald Trump sia Papa Leone XIV. Col presidente americano il colloquio è durato un'ora e 15 minuti e Trump ha riferito che "non ci sarà una pace immediata" e che il Cremlino è intenzionato a rispondere agli attacchi ucraini agli aerei russi. Con Prevost, il presidente russo ha invece tenuto il primo dialogo dall'elezione al soglio pontificio dichiarando di essere "favorevole a una soluzione diplomatica". Il Papa ha fatto un appello affinché "la Russia faccia un gesto che favorisca la pace" e ha sottolineato l'importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto". Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica", aveva detto in precedenza Putin. Il presidente ucraino Zelensky è invece tornato ad attaccare Mosca, sostenendo che stia "conducendo colloqui solo per ritardare nuove sanzioni". La Russia, dal suo canto, ha anche accusato i "Paesi occidentali" di fornire armi e informazioni di intelligence per gli attacchi ucraini sul territorio russo, dopo i bombardamenti di droni su basi aeree e gli attentati ai ponti degli ultimi giorni. Intanto, dopo l'unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul, Ucraina e Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana, per un totale che alla fine dovrebbe arrivare a 1.200 per parte.
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L'esercito russo probabilmente supererà il milione di vittime, tra morti e feriti, nella sua guerra contro l'Ucraina quest'estate. Lo ha stabilito un rapporto pubblicato del Center for Strategic and International Studies, uno dei più importanti think tank al mondo che ha sede a Washington, precisando che i militari morti si aggirano già attorno ai 250.000. Si tratta di un numero di morti cinque volte superiore a quello di tutte le guerre sovietiche e russe a partire dalla Seconda guerra mondiale.
"Confermo che nel pomeriggio c'è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin". Lo rende noto il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse, è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinché "la Russia faccia un gesto che favorisca la pace" e ha sottolineato l'importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto.
Nel colloquio con Papa Leone XIV, il presidente russo Vladimir Putin "ha confermato il suo interesse a raggiungere la pace in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici e ha sottolineato che per una risoluzione definitiva, equa e globale della crisi, è necessario eliminarne le cause profonde". Lo fa sapere il Cremlino, sottolineando che "la conversazione è stata costruttiva, entrambe le parti hanno espresso l'intenzione di proseguire i contatti".
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto il suo primo colloquio telefonico con Papa Leone XIV. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Donald Trump ha riferito di aver discusso con Vladimir Putin "anche dell'Iran e del fatto che il tempo stringe per la decisione iraniana in merito alle armi nucleari, che deve essere presa rapidamente" ."Ho detto al presidente Putin - ha aggiunto il tycoon - che Teheran non può possedere un'arma nucleare e su questo credo fossimo d'accordo. Il presidente russo ha suggerito che parteciperà alle discussioni con l'Iran e che potrebbe, forse, essere d'aiuto per giungere a una rapida conclusione. A mio parere, l'Iran sta rallentando la sua decisione su questa questione molto importante e avremo bisogno di una risposta definitiva in tempi brevissimi".
Vladimir Putin ha affermato che "dovrà rispondere al recente attacco agli aeroporti". Lo ha riferito Donald Trump.
Donald Trump ha parlato al telefono con Vladimir Putin. La chiamata è durata circa un'ora e 15 minuti. "Abbiamo discusso dell'attacco agli aerei russi attraccati da parte dell'Ucraina e di vari altri attacchi perpetrati da entrambe le parti. È stata una buona conversazione, ma non una conversazione che porterà alla pace immediata", ha fatto sapere il presidente americano.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che entrambi i cicli di colloqui diretti tra Russia e Ucraina hanno prodotto risultati concreti. Lo riferiscono i media russi. Il primo ciclo di colloqui si è svolto il 16 maggio a Istanbul, mentre il secondo è stato il 2 giugno. Lavrov ha spiegato che il processo di colloqui diretti, concordato durante una delle ultime conversazioni telefoniche con Donald Trump, sta funzionando e che i due incontri hanno dato risultati tangibili.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che non vede senso nel proseguire i colloqui con la Russia con le delegazioni attuali. E ha ribadito la sua richiesta di trattative dirette fra lui e il presidente russo Vladimir Putin, per sbloccare la situazione di stallo nella guerra. Dalla ripresa dei colloqui fra Mosca e Kiev si sono tenuti due incontri, entrambi a Istanbul, uno il 16 maggio e l'altro il 2 giugno. La delegazione ucraina era guidata dal ministro della Difesa, Rustem Umerov, mentre quella russa da Vladimir Medinsky, assistente di Putin.
Vladimir Putin ha dichiarato che le forze ucraine userebbero, a suo dire, un'eventuale tregua per fare scorta di armi e proseguire la mobilitazione. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. "Perché dovrebbero essere incoraggiati concedendo una tregua alle operazioni militari che sarà utilizzata per rifornire il regime di armi occidentali, per continuare la mobilitazione forzata e la preparazione di altri atti terroristici simili a quelli perpetrati nelle regioni di Bryansk e Kursk?", si è chiesto retoricamente Putin.
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che tenere un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky equivarrebbe a "negoziare con terroristi". Putin ha accusato i vertici politici di Kiev di avere deciso gli attentati ai treni avvenuti nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk. "Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? - ha chiesto Putin, citato dalla Tass -. Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?".
"Il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia Tass, dopo gli attacchi a convogli ferroviari nella notte tra sabato e domenica, attribuiti da Mosca agli ucraini. Gli attacchi, ha aggiunto Putin, miravano a far fallire i negoziati di Istanbul.
Saranno "probabilmente 1.200 per parte" i militari che saranno rilasciati da Mosca e Kiev nel prossimo scambio di prigionieri, che dovrebbe cominciare nel fine settimana. Lo ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky afferma che continuare i colloqui a Istanbul con le attuali delegazioni "non ha senso".
Mosca ha accusato "Paesi occidentali" di fornire armi e informazioni di intelligence per gli attacchi ucraini sul territorio russo, dopo i bombardamenti di droni su basi aeree e gli attentati ai ponti degli ultimi giorni. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che "Paesi occidentali" forniscono armi all'Ucraina "per commettere questi atti terroristici" e "forniscono le coordinate". "Solo aziende occidentali affiliate a Stati occidentali hanno queste capacità", ha affermato Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti.
L'Ucraina e la Russia sono pronte a scambiare 500 prigionieri di guerra per parte questo fine settimana. Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi all'unico punto di intesa raggiunto nei colloqui a Istanbul.
La Russia ha fatto appello alla Gran Bretagna e agli Usa perché esercitino la loro influenza su Kiev per indurla a fermare l'escalation in atto. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
"Le condizioni di pace presentate da Mosca sono ultimatum. Mosca sta conducendo colloqui solo per ritardare nuove sanzioni". È l'accusa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La Commissione Ue propone di prorogare di un altro anno, fino al 4 marzo 2027, la protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, e allo stesso tempo inizia a delineare un piano per coordinare il rimpatrio degli ucraini una volta finito il conflitto. Lo annuncia l'esecutivo comunitario che oggi ha adottato una comunicazione in merito. L'Ue ha attivato il meccanismo previsto nella direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo 2022. A marzo 2025, quasi 4,3 milioni di sfollati dall'Ucraina, di cui un terzo bambini, beneficiavano di questo meccanismo di emergenza.
"Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina continua, Mosca sta già preparando la sua prossima mossa. Stiamo già assistendo al tentativo del Cremlino di ricostruire il proprio esercito". Lo ha detto l'ambasciatore americano alla Nato, Matthew Whitaker, alla vigilia della ministeriale sulla Difesa. "Serve un'alleanza costruita per le minacce del 2025 e oltre, non per i campi di battaglia di ieri. Gli alleati della Nato devono superare la Russia. Non abbiamo altra scelta. Vorrei essere chiaro: è giunto il momento di agire".
L'Italia dovrebbe "rafforzare la spesa complessiva per la difesa e la prontezza operativa, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025". È una delle raccomandazioni specifiche per il nostro Paese della Commissione europea nell'ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo.
"La speranza di una pace in Ucraina c'è sempre. Non vedo molto impegno da parte della Russia. Credo che continuando così la Russia rischia di avere nuove sanzioni da parte occidentale perché non vediamo passi concreti, passi avanti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della seconda Conferenza Unesco sui beni culturali in corso a Napoli.
La Commissione Ue raccomanda al Consiglio Ue l'attivazione delle clausole nazionali di salvaguardia per 15 dei 16 Paesi che hanno presentato richiesta per aumentare le spese per la difesa in deroga ai vincoli del Patto di stabilità, nell'ambito del pacchetto ReArm-Readiness. Si tratta di Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Anche la Germania ha presentato richiesta, ma secondo le attese presenterà il piano nazionale di bilancio a medio termine entro fine luglio e a quel punto potrà arrivare la raccomandazione.
L'inviato di Trump Keith Kellogg afferma in un'intervista a Fox, ripresa da Sky News, che il rischio di escalation "aumenta vertiginosamente" dopo che l'Ucraina ha colpito i bombardieri russi in Siberia. "Vi dico che i livelli di rischio stanno aumentando notevolmente, come dimostra quello che è successo questo fine settimana", ha detto Keith Kellogg a Fox News.
"L'impegno ad un percorso irreversibile dell'Ucraina verso la Nato resta. Ma non è mai stato promesso a Kiev l'ingresso nell'Alleanza come parte di un negoziato di pace". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nel corso della conferenza stampa pre ministeriale. Per quanto riguarda il fatto che il capo del Pentagono Pete Hegseth non parteciperà al gruppo di contatto sull'Ucraina, Rutte ha dichiarato: "Gli Usa saranno presenti al gruppo, restano impegnati, anche se non sempre è possibile che i funzionari americani prendano parte poiché gli incontri avvengono spesso in Europa".
Il segretario alla Difesa Usa Pete Hegseth non parteciperà oggi alla riunione del gruppo di contatto per il coordinamento dell'assistenza militare all'Ucraina, noto come formato Ramstein. Lo riporta Ap citando un funzionario statunitense. Sarebbe la prima volta da quando gli Usa hanno creato il gruppo internazionale che il capo del Pentagono non sarà presente alla riunione con più di 50 altri leader della difesa. Hegseth arriverà a Bruxelles solo in serata, a riunione finita, e non dovrebbe partecipare nemmeno tramite collegamento video.
Le difese aeree dell'Ucraina hanno distrutto 61 droni lanciati dalla Russia nel corso di un attacco notturno. Lo hanno reso noto le autorità di Kiev, specificando che 25 dei droni russi sono stati messi fuori servizio grazie a operazioni di disturbo elettronico. Come reso noto dall'Aeronautica ucraina, a causa della caduta di detriti si sono verificati dei danni materiali.
La Gran Bretagna fornirà all'Ucraina 100mila droni entro aprile del 2026. Il pacchetto di droni, del valore di 350 milioni di sterline, fa parte di un'iniziativa più ampia di sostegno militare da 4,5 miliardi di sterline per l'Ucraina. "La Gran Bretagna sta intensificando il suo supporto all'Ucraina consegnando centinaia di migliaia di droni in più quest'anno e completando un'importante pietra miliare nella fornitura di munizioni di artiglieria essenziali", ha affermato il segretario alla Difesa John Healey in una dichiarazione.
La città di Istanbul rimarrà la sede dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, ha riportato l'agenzia di stampa russa Tass, citando il viceministro degli Esteri russo Aleksandr Grushko. "A Istanbul si è già accumulata una certa esperienza in materia di comunicazione", ha affermato Grushko. "Pertanto, la questione della scelta di una nuova sede non è praticamente all'ordine del giorno, non vale nemmeno la pena di pensarci".
In merito ai negoziati di Istanbul "la posizione russa non è costruttiva". Lo ha scritto su Telegram il capo del Gabinetto presidenziale ucraino che ha incontrato a Washington il rappresentante speciale degli Stati Uniti per il Medioriente, Steve Witkoff. "I russi stanno temporeggiando e manipolando i negoziati, cercando di eludere le sanzioni americane e non vogliono un cessate il fuoco. Solo le sanzioni potranno spingere la Russia a negoziati seri", ha aggiunto Yermak spiegando di aver invitato Witkoff a visitare l'Ucraina per vedere la situazione sul campo di battaglia "con i suoi occhi". "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco: sosteniamo pienamente la proposta statunitense in materia da marzo. Siamo anche pronti per un incontro tra leader, che la Russia sta evitando", ha ribadito Yermak.
Il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha incontrato l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina, Keith Kellogg. Nel corso dell'incontro è stato discusso, tra l'altro, il secondo round di negoziati russo-ucraini. Lo riferisce "Rbc Ucraina" secondo cui Yermak in un messaggio su Telegram ha sottolineato di aver incontrato Kellogg durante la sua visita a Washington. "Abbiamo discusso della situazione al fronte, dei risultati degli incontri di Istanbul, dell'importanza di rafforzare le sanzioni contro la Russia e dell'assistenza alla difesa dell'Ucraina", ha spiegato. "Ho sottolineato che la Russia sta facendo di tutto per evitare il cessate il fuoco. E questo dovrebbe essere fermato con la forza, perché l'Ucraina ha fatto di tutto per fermare la guerra. Ma se la Russia non cessa il fuoco volontariamente, saremo costretti a condurre operazioni e a distruggere il loro potenziale militare", ha aggiunto Yermak.
Il Segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergey Shoigu, è arrivato a Pyongyang, dove incontrerà il leader nordcoreano Kim Jong Un. Lo riporta la Tass. La missione, scrive l'agenzia di stampa, è stata ordinata dal presidente russo Vladimir Putin. Si tratta della seconda visita di Shoigu a Pyongyang in meno di tre mesi.