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Russia, Lavrov: "Tregua di Putin significa l'avvio di negoziati diretti" | Usa: "Stop alla mediazione senza proposte concrete Mosca-Kiev"

Il cessate il fuoco, come reso noto da Putin, sarà dall'8 al 10 maggio. Zelensky chiede di "non regalare" alcun territorio al suo omologo russo. Medvedev minaccia "Svezia e Finlandia "anche con il nucleare"

di Redazione online
29 Apr 2025 - 21:03

La guerra in Ucraina giunge al giorno 1.161. Ultimatum degli Usa: "Stop alla mediazione senza proposte concrete da Mosca e da Kiev". Per l'attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, Dmitri Medvedev, la Russia non avrebbe dovuto "fidarsi" di diversi Paesi occidentali, tra i quali l'Italia, nei primi anni post-sovietici. L'ex presidente russo afferma che i Paesi che hanno aderito recentemente alla Nato, Svezia e Finlandia, sono diventati automaticamente "bersagli" delle forze russe in possibili rappresaglie anche con "una componente nucleare". Putin, intanto, continua a insistere sul fatto che la Russia debba assumere il controllo di quattro regioni dell'Ucraina che non occupa completamente nell'ambito di un accordo per mettere fine alla guerra. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Il capo del Cremlino ha dichiarato un nuovo cessate il fuoco dalla mezzanotte dell'8 maggio (le 23 del 7 maggio in Italia) alla mezzanotte dell'11 maggio (le 23 del 10 maggio in Italia). Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito la proposta di Vladimir Putin come "un avvio di negoziati diretti con Kiev senza precondizioni", mentre ha definito "una precondizione" la proposta ucraina di una tregua di almeno 30 giorni. Di diverso avviso, invece, il rappresentante speciale di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, che ha bollato come "assurda" una tregua di tre giorni. Kellogg ha inoltre affermato di essere favorevole a un cessate il fuoco completo "in mare, in aria, sulla terraferma, sulle infrastrutture" per almeno 30 giorni. Zelensky, intanto, chiede di "non regalare" alcun territorio a Putin. 

Ucraina, attacco russo nella notte a Kiev | Trump a Putin: "Vladimir fermati"

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Il segretario di Stato Marco Rubio ha ribadito che gli Usa metteranno fine alla loro mediazione sul conflitto a meno che non arrivino "proposte concrete" da Russia e Ucraina. Lo ha detto la portavoce del dipartimento di stato Tammy Bruce. 


Il corpo della giornalista ucraina Viktoriia Roshchyna, deceduta durante la prigionia in Russia, presentava numerosi segni di tortura e mancava di alcuni organi interni. E' quanto emerge da un'indagine realizzata dalle autorità ucraine raccontata da Ukrainska Pravda, la testata per la quale la reporter lavorava come freelance. Alla giovane, il giornale ucraino ha dedicato il 'Progetto Viktoriia: Storia di prigionia e torture subite dalla giornalista Roshchyna e da migliaia di ucraini imprigionati dalla Russia', iniziativa internazionale lanciata da Forbidden Stories con il coinvolgimento di organi di stampa di tutto il mondo - tra cui Guardian, Washington Post, Le Monde, Die Zeit, Der Spiegel, France 24 - per indagare sulle circostanze della prigionia di Roshchyna e sugli ucraini tenuti prigionieri dalla Russia.


Una tregua di tre giorni "è assurda". Lo ha affermato a Fox News il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg. L'inviato di Trump ha affermato di essere favorevole a un cessate il fuoco completo "in mare, in aria, sulla terraferma, sulle infrastrutture" per almeno 30 giorni, "e poi potremo estenderlo".


Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha definito la proposta di Vladimir Putin di un cessate il fuoco di tre giorni dall'8 al 10 maggio come "un avvio di negoziati diretti" con Kiev "senza precondizioni", mentre ha definito "una precondizione" la proposta ucraina di una tregua di almeno 30 giorni. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti. 


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di non "regalare" alcun territorio al suo omologo russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra, mentre Washington sembra stia valutando la possibilità di riconoscere le regioni occupate da Mosca. "Vogliamo tutti che questa guerra finisca in modo giusto, senza regali a Putin, soprattutto terre", ha detto Zelensky in videoconferenza durante un vertice organizzato dalla Polonia.


Il presidente russo Vladimir Putin continua a insistere sul fatto che la Russia debba assumere il controllo di quattro regioni dell'Ucraina che non occupa completamente nell'ambito di un accordo per mettere fine alla guerra. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Steve Witkoff, l'inviato di Donald Trump, ha cercato di persuadere Putin a fermare i combattimenti lungo le attuali linee del fronte nel corso del loro ultimo incontro. Il leader del Cremlino sarebbe però rimasto fermo sulle sue posizioni.


I Paesi che hanno aderito recentemente alla Nato, Svezia e Finlandia, sono diventati automaticamente "bersagli" delle forze russe in possibili rappresaglie anche con "una componente nucleare". Lo ha detto l'ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza, Dmitry Medvedev. Questi Paesi "ora si trovano in un blocco ostile a noi", ha sottolineato Medvedev, citato dall'agenzia Tass. "Questo significa che sono automaticamente diventati un bersaglio per le nostre forze armate, con possibili attacchi di ritorsione e persino una componente nucleare", ha affermato l'ex presidente. 


"Una tregua di tre giorni che poi viene violata in 200 casi non ha significato. Non può essere questa la risposta che la Russia dà alla proposta americana. La proposta americana va in tutt'altra direzione, noi la sosteniamo: dobbiamo arrivare a un cessate il fuoco perché poi Zelensky e Putin possano mettersi seduti attorno a un tavolo per raggiungere un obiettivo più ambizioso che quello della pace". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Congresso del Ppe. 


La Russia non avrebbe dovuto "fidarsi" di diversi Paesi occidentali, tra i quali l'Italia. Lo ha detto l'ex presidente e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev. "Nei primi anni post-sovietici - ha affermato Medvedev, citato dall'agenzia Ria Novosti - ci siamo fidati troppo di coloro di cui non bisognava affatto fidarsi, che non meritavano la nostra fiducia". Tra questi, Medvedev ha citato "gli Stati Uniti e l'Europa occidentale, inclusi i più grandi Paesi, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia". 


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato in un post su X l'uccisione di 'comandanti delle forze armate russe', dopo l'uccisione, il 25 aprile, del tenente generale Yaroslav Msakalik, avventuta in un attentato alle porte di Mosca. "Il capo del Servizio di Intelligence Estero - afferma Zelensky - ha riferito dell'eliminazione di individui dal comando superiore delle forze armate russe. La giustizia arriva inevitabilmente".


"Manipolazione è evitare di dare una risposta diretta alla proposta di tregua russa, è più di una manipolazione". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito al commento fatto ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito appunto "un nuovo tentativo di manipolazione" l'offerta di tregua di tre giorni di Vladimir Putin. Il portavoce, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Mosca non ha ancora ricevuto una risposta da Kiev.


Volodymyr Zelensky, al termine della sua permanenza a Roma, ha incontrato il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. Il colloquio ha evidenziato "parole di disponibilità alla reciproca collaborazione", ha riferito l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, commentando il fatto che "le relazioni tra i due Stati non si limitano alla comprensione reciproca, ma si fondano anche sulla cooperazione strategica".


Una donna è rimasta nel distretto di Desnyanskyi e diversi incendi vengono segnalati in alcune zone della capitale ucraina in seguito a un attacco di droni russi avvenuto stanotte su Kiev, secondo il sindaco Vitali Klitschko citato dai media locali.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky definisce la proposta di tregua di Putin "un tentativo di manipolazione". La ragione è che "tutti devono aspettare fino all'8 maggio e solo allora" ci sarebbe un "cessare il fuoco per garantire il silenzio" durante la parata del 9 maggio nella Piazza Rossa di Mosca, ha detto nel suo discorso serale.

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