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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Iran, Khamenei in un videomessaggio al Paese: "Sugli attacchi ai siti nucleare Trump esagera, noi non ci arrenderemo mai agli Usa"

A Teheran il Parlamento sospende la cooperazione con Aiea. Media: "Israele interrompe la consegna degli aiuti a Gaza". Ucciso uno scienziato nucleare e 11 familiari. Trump: "I raid a Fordow come Hiroshima, ha chiuso la guerra"

di Redazione online
26 Giu 2025 - 18:42

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 629. Khamenei parla all'Iran in un videomessaggio e dice: "Abbiamo dato uno schiaffo agli Usa. Sull'impatto degli attacchi ai nostri siti nucleati Trump esagera, noi non ci arrenderemo mai". Il Paese ha intanto annunciato la fine della "guerra dei 12 giorni". A questo punto sembrerebbe essere arrivata a una svolta la tregua, dopo le prime fasi incerte. "L'ultima cosa che vogliono fare ora gli iraniani è arricchire l'uranio, non costruiranno la bomba per molto tempo", assicura Donald Trump in un punto stampa con il segretario della Nato Mark Rutte, aggiungendo che "ora andiamo molto d'accordo con Teheran". E aggiunge una frase shock: "I nostri raid come Hiroshima, hanno chiuso la gurra". Secondo il direttore della Cia, John Ratcliffe, sono state raccolte "prove che indicano che i siti nucleari dell'Iran sono stati devastati e ci vorranno anni per ricostruirli". Intanto, a Gaza, Israele ha sospeso le consegne di aiuti. La notizia giunge dopo che il primo ministro israeliano ha ordinato all'esercito di presentare entro due giorni un piano per impedire ad Hamas di sottrarre gli aiuti umanitari. 

Israele sgancia cento bombe in due ore su Teheran: città coperta da un denso fumo

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L'amministrazione Trump ha paventato la possibilità di aiutare l'Iran ad accedere a fondi per 30 miliardi di dollari per un programma nucleare civile che non prevede quindi l'arricchimento dell'uranio. Lo riporta Cnn citando alcune fonti, secondo le quali le per incentivare Teheran a tornare al tavolo delle trattative gli Stati Uniti hanno ipotizzato anche la rimozioni di alcune sanzioni e la rimozione di vincoli a miliardi di dollari di fondi iraniani attualmente non accessibili. Le trattative si sono svolte prima del bombardamento americano e sono continuate dopo il cessate il fuoco.


Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha definito oggi "significativi" i danni agli impianti nucleari del suo Paese causati dalla guerra di 12 giorni con Israele, aggiungendo che Teheran ha iniziato a valutare l'impatto del conflitto. "Gli esperti dell'Organizzazione per l'Energia Atomica (iraniana) stanno attualmente conducendo una valutazione dettagliata dei danni", ha dichiarato alla televisione di stato, aggiungendo che "la discussione sulla richiesta di risarcimento danni" è ora in cima all'agenda del governo.


Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha fermamente smentito le speculazioni secondo cui l'Iran si starebbe preparando a riprendere i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti, dopo la fine della guerra dei 12 giorni con Israele. "Alcune speculazioni sulla ripresa dei negoziati non dovrebbero essere prese sul serio", ha dichiarato Araghchi alla televisione di Stato. "Vorrei affermare chiaramente che non è stato raggiunto alcun accordo, intesa o dialogo per avviare nuovi negoziati. Non è stato ancora definito alcun piano per l'avvio dei negoziati".


Il dipartimento di Stato Usa ha autorizzato lo stanziamento di 30 milioni di dollari alla Gaza Humanitarian Foundation, l'organizzazione sostenuta da Stati Uniti e Israele che si occupa di distribuire cibo a Gaza. Lo riportano i media americani citando il dipartimento di Stato. Si tratta del finanziamento ufficiale del governo statunitense alla Gaza Humanitarian Foundation.


"L'Iran era a poche settimane dal fabbricare la bomba atomica". Lo ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando che "il mondo è più sicuro grazie ai raid degli Usa".


"Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. Abbiamo combattuto con forza contro l'Iran, e abbiamo ottenuto una grande vittoria. Questa vittoria apre un'opportunità storica per un'espansione significativa degli accordi di pace". E' quanto diceBenyamin Netanyahu in un video in ebraico appena pubblicato. "Stiamo lavorando con impegno su questo fronte. Accanto alla liberazione dei nostri ostaggi e alla sconfitta di Hamas, si apre una finestra di opportunità che non possiamo permetterci di perdere. Non possiamo sprecare nemmeno un solo giorno", aggiunge. 


"Grazie a Dio la situazione in Medioriente si sta calmando e il conflitto tra Israele e Iran sarà considerato come una cosa del passato". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo, a Minsk, al Forum economico euroasiatico, secondo quanto riferisce l'agenzia Ria Novosti. 



Netanyahu e Trump si sarebbero accordati per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza entro due settimane ed estendere gli Accordi di Abramo (conclusi con alcuni Paesi arabi e che prevedono il riconoscimento dello Stato ebraico). Lo ha riferito una "fonte a conoscenza della conversazione" al quotidiano Israel Hayom, secondo cui la decisione sarebbe stata presa durante una conversazione telefonica in seguito all'attacco statunitense sull'Iran. Le parti avrebbero stabilito che quattro Stati arabi, tra cui Emirati Arabi Uniti ed Egitto, dovrebbero governare congiuntamente la Striscia di Gaza al posto del movimento islamista palestinese Hamas, mentre la leadership del gruppo sarebbe esiliata e tutti gli ostaggi israeliani dovrebbero essere rilasciati. Secondo la stessa fonte, alla chiamata di lunedì sera hanno partecipato anche il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer. Ci sarebbe poi la possibilità per i cittadini della Striscia che lo desiderano di emigrare in Paesi non specificati. L'accordo porterebbe a stabilire relazioni diplomatiche tra Israele e la Siria e l'Arabia Saudita. In cambio Tel Aviv sosterrebbe la soluzione dei due Stati mentre Washington riconoscerebbe la sovranità israeliana su alcune parti della Cisgiordania.


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha rivelato in un'intervista a Channel 13 che Israele aveva intenzione di eliminare la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ma l'occasione non si è mai presentata. "Se fosse stato nel nostro mirino, lo avremmo eliminato", ha detto Katz, aggiungendo: "Volevamo farlo, ma non c'era alcuna opportunità operativa". Alla domanda se Israele avesse chiesto l'approvazione americana per un'azione del genere, Katz ha risposto: "Non abbiamo bisogno del permesso per queste cose". 


"L'Iran non ha spostato il nucleare dai siti" prima dell'attacco degli Stati Uniti. Lo dice Donald Trump. "Nulla è stato portato fuori dalla struttura. Ci vorrebbe troppo tempo, sarebbe troppo pericoloso, molto pesante e difficile da spostare", ha scritto Trump in un post sul Truth riferendosi al sito Fordow colpito dai bombardieri americani B-2.


La Russia vuole che "la cooperazione dell'Iran con l'Aiea continui". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, dopo che il Parlamento iraniano ha votato a favore dell'interruzione di questa cooperazione. "Siamo interessati alla continuazione della cooperazione con l'Iran con l'Aiea", ma anche a che "tutti rispettino le affermazioni dell'Iran che non ha e non cerca di creare armi nucleari", ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo il ministro russo, il voto del Parlamento iraniano è solo consultivo. 


Il presidente israeliano Isaac Herzog ritiene opportuno che il processo contro Benyamin Netanyahu si concluda con un accordo di patteggiamento, precisando che Israele è uno Stato di diritto sovrano e democratico, con un sistema giudiziario indipendente. Sullo sfondo delle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump, che ha invocato la cancellazione del processo, Herzog sostiene che le parti dovrebbero avviare al più presto un dialogo intenso, come suggerito anche dal tribunale. 


"L'Iran non si arrenderà mai agli Stati Uniti", ha detto la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, ribadendo: "Se attaccati colpiremo nuovamente le basi statunitensi". 


La Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha dichiarato in un video che il presidente Usa Donald Trump ha "esagerato" l'impatto degli attacchi statunitensi sui siti nucleari. "Non c'è stato nulla di significativo" nei raid Usa, ha aggiunto.


La televisione iraniana trasmette la prima dichiarazione video della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei dal cessate il fuoco con Israele: abbiamo dato schiaffo agli Usa.


Il Consiglio dei Guardiani dell'Iran ha ratificato la legge sulla sospensione della cooperazione tra l'Iran e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Lo ha dichiarato oggi il portavoce Hadi Tahan Nazif.


"Un importante messaggio televisivo dell'imam Khamenei sarà pubblicato presto". Lo si legge in un post su X sull'account attribuito alla Guida Suprema iraniana.


Le centrifughe dell'impianto nucleare iraniano di Fordow "non sono più operative" a seguito degli attacchi americani. Lo ha detto il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi. Dopo i 12 giorni di guerra fra Israele e Iran e dopo i raid statunitensi, dire che il programma nucleare iraniano sia stato "annientato è un po' troppo, ma ha certamente subìto danni enormi", ha affermato il numero uno dell'Aiea. Avendo visitato in precedenza i siti, si può risalire a informazioni piuttosto precise guardando le immagini satellitari scattate dopo gli attacchi: "Sappiamo non poche cose, conosciamo a memoria questi impianti nucleari iraniani. Vi do un esempio: Fordow, sito sotterraneo costruito nella montagna, presenta uno scenario quasi da film, con le immagini delle perforazioni di queste bombe di alta perforazione, le bunker-buster. Nessuno può valutare il livello dei danni, ma sappiamo che considerando la potenza delle bombe e considerando le caratteristiche tecniche delle centrifughe, sappiamo già che queste centrifughe non sono più operative perché sono macchine ad alta precisione, formate da rotori. Per cui già la vibrazione ha un effetto".


Israele ha sospeso le consegne di aiuti a Gaza. È quanto riporta la tv israeliana Channel 12, citando un funzionario israeliano. La notizia giunge poco dopo il primo ministro israeliano ha ordinato all'esercito di presentare entro due giorni un piano per impedire a Hamas di sottrarre gli aiuti umanitari. Secondo la fonte, la sospensione delle consegne di aiuti rimarrà in vigore fino a quando l'Idf non presenterà il suo piano.


Lo scienziato nucleare iraniano Sedighi Saber è stato ucciso insieme a 11 membri della sua famiglia in un attentato israeliano poco prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Iran e Israele nella tarda serata di lunedì. Lo riporta al Jazeera citando l'emittente iraniana Press Tv, secondo la quale l'attacco è avvenuto ad Astaneh Ashrafieh, una città dell'Iran settentrionale, vicino al Mar Caspio. Una foto di famiglia dello scienziato, pubblicata su X da Press tv, mostra i membri della famiglia uccisi, tra anche bambini e donne. Israele avrebbe preso di mira almeno 14 scienziati nucleari iraniani durante i 12 giorni di attacchi contro il Paese.


Almeno 15 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza. Tre delle vittime aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia.


L'Iran ha parzialmente riaperto il suo spazio aereo, consentendo voli internazionali e nazionali nella parte orientale del paese. Lo ha dichiarato Majid Akhavan, portavoce del ministero dei Trasporti. "Al fine di riportare gradualmente i voli alla normalità e garantendo pienamente la sicurezza del traffico aereo, lo spazio aereo nella parte orientale del paese è stato riaperto ai voli di transito internazionali, nonché ai voli nazionali e internazionali in partenza o in arrivo negli aeroporti situati esclusivamente nell'Iran orientale", ha affermato Akhavan, citato dall'emittente statale iraniana IRIB.


"Sono rimasto scioccato nell'apprendere che lo Stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più grandi della storia ed è guidato con forza da Bibi Netanyahu, sta continuando la sua assurda caccia alle streghe contro il suo primo ministro!". Lo scrive Donald Trump su Truth, difendendo l'amico che è sotto processo per corruzione. "Bibi ed io abbiamo appena attraversato l'inferno insieme, combattendo un nemico di Israele tenace e di lunga data: l'Iran. Bibi non avrebbe potuto essere migliore, più acuto o più forte nel suo amore per l'incredibile Terra Santa", ha aggiunto il presidente Usa. 


Il Ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese riferisce che un ragazzo di 15 anni è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalle truppe israeliane nella città di Al-Yamoun, nel nord della Cisgiordania. Il ragazzo sarebbe stato colpito al collo.


"Abbiamo raccolto prove che indicano che i siti nucleari dell'Iran sono stati devastati e ci vorranno anni per ricostruirli". Lo ha detto il direttore della Cia John Ratcliffe che era presente nella Situation Room con Donald Trump al momento dell'attacco. 

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