Incredibile furto al Louvre, rubati i gioielli di Napoleone e dell'Imperatrice
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A Parigi tutti con il naso all'insù per vedere da dove i ladri sono passati per rubare i gioielli di Napoleone
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È già diventata, suo malgrado, la nuova "attrazione" di Parigi. "Sulla destra, il Louvre… e la finestra da cui i ladri sono entrati per rubare i gioielli della corona francese", annuncia ironicamente una guida dal bateau mouche che risale la Senna, sotto gli sguardi curiosi dei turisti. Il Louvre ha riaperto mercoledì mattina, dopo il clamoroso furto dei gioielli di Napoleone e dell'Imperatrice avvenuto domenica. Una banda di quattro uomini è riuscita a introdursi nella celebre Galleria Apollo e a portare via preziosi gioielli napoleonici per un valore stimato di 88 milioni di euro.
Lunga la fila davanti alla Piramide di vetro, mentre migliaia di visitatori attendono di ammirare le 33mila opere esposte nel museo più visitato al mondo. Ma, dall'altra parte della strada, un gruppo più piccolo e animato fissa una finestra oscurata da teli neri: il punto esatto dell'effrazione. "È incredibile", racconta Alida, turista olandese in vacanza con il marito, a il Guardian. "Sembra tutto così semplice. Se fosse una scena di un film, diresti che è poco credibile".
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Secondo le prime ricostruzioni, due dei ladri, travestiti da operai con gilet ad alta visibilità, avrebbero usato un'autoscala e un elevatore da mobili per accedere alla finestra. Una volta dentro, con taglierine a disco hanno distrutto due teche e rubato otto pezzi, tra cui una collana di smeraldi e diamanti donata da Napoleone I alla moglie Maria Luisa, e un diadema tempestato di diamanti appartenuto all'imperatrice Eugenia, consorte di Napoleone III.
"È surreale", commenta Fanny, in vacanza da Limoges con la famiglia. "Il Louvre, la casa della Gioconda, dovrebbe essere il luogo più protetto del mondo… e invece no". Suo marito Vincent sottolinea la precisione quasi militare dell'operazione: "Hanno scelto la finestra giusta tra centinaia. In e out in pochi minuti. Gente esperta, nessun dubbio".
Secondo gli esperti, proteggere completamente un edificio così grande e frequentato è quasi impossibile. "Decine di migliaia di metri quadrati, milioni di visitatori all'anno… Non puoi blindarlo come una banca", aggiunge Vincent. Il Louvre, nel frattempo, ha annunciato una revisione completa dei protocolli di sicurezza, mentre la polizia parigina continua la caccia ai responsabili del colpo che ha lasciato a bocca aperta la Francia e il mondo intero.