"La Famiglia": Gucci con Demna torna a raccontare una storia
© Ufficio stampa | Gucci: La Famiglia
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Ci sono Miss Aperitivo e la Cattiva, l'Influencer e il Narcisista: un albero genealogico ideale per tornare a raccontare una storia
Gucci: La Famiglia © Ufficio stampa
Che bomba. Gucci ha bruciato i tempi e ha battuto sul tempo quello che sarebbe stato uno degli eventi più attesi della Milano Fashion Week, che apre i battenti da martedì 23 settembre. Sarebbe stata presentata infatti con un evento speciale, a chiusura della prima giornata della rassegna, la collezione di debutto per la maison dalla doppia G realizzata dal nuovo direttore creativo Demna Gvasalia: "L'inizio di una nuova era: sfrontata, sexy, eccessiva, provocatoria".
Esplorano tutte le sfumature della "Gucciness", l'essenza della maison come visione e linguaggio estetico condiviso, questi primi look frutto della creatività e del lavoro del designer georgiano. A partire dalla scelta del nome, "La Famiglia". Concepita come un albero genealogico ideale, la collezione si snoda infatti come una costellazione di personaggi eclettici, sfaccettature estrose dell’anima multiforme e sempre in evoluzione della casa fiorentina. Ci sono Miss Aperitivo e la Contessa, la Sciura e l'Influencer, il Narcisista e la Snob, il Ragazzo della porta accanto e il Figo, il Direttore e la Cattiva e tanti altri. È l’arte della sprezzatura, un’eleganza disinvolta che descrive lo stile di vita italiano. Uno slancio nel futuro che attraversa il passato, il fondamento estetico su cui poggerà la visione del designer per la maison e un preludio alla sua prima sfilata, che si terrà a febbraio 2026.
La borsa Gucci Bamboo 1947, un’icona dal fascino sempre attuale e innovativo, e l’emblematico mocassino Horsebit, introdotto dalla maison nel 1953, studiano nuovi volumi e proporzioni, mentre una rilettura notturna del celebre motivo Flora affianca la sua variante più classica, immutabile ed eterna. Il GG Monogram si impone su ogni dettaglio: le iniziali di Guccio Gucci si indossano in total look, dagli occhiali da sole ai mocassini (tutto o niente). Le silhouette si alternano in un gioco di opposti: dall’opulenza massimalista di gioielli in oro e lunghi cappotti adornati di piume alla sensualità neo-minimalista di capi aderenti senza cuciture. Vestirsi diventa un atto di puro piacere e il glamour contamina il guardaroba maschile delineando un’idea contemporanea della dolce vita, dove l’eleganza dell’abbigliamento da sera si traduce in set body con trasparenti e sofisticati costumi da bagno.
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