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Marche, nasce la prima Oasi della Biodiversità in una discarica

Inaugurata il 20 giugno a Moie di Maiolati Spontini, nellʼAnconetano, si propone di riqualificare il territorio con lʼaiuto di piante autoctone e api

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Il 20 giugno è stata inaugurata a Moie di Maiolati Spontini, nelle Marche, la prima Oasi della Biodiversità all'interno di un territorio adibito a discarica. Si tratta di uno dei più interessanti progetti nazionali di riqualificazione del territorio all'interno di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Per migliorare la qualità ambientale dell'area, sono state realizzate una copertura vegetale di 13.956 piante autoctone e una stazione di biomonitoraggio composta da due arnie per api.

Da discarica a oasi naturale - Come primo intervento è stato ridotto completamente l'impatto ambientale della discarica "La Cornacchia", gestita da Sogenus, ripristinando gli equilibri strutturali e funzionali dell'ecosistema. Successivamente è stato creato un centro di salvaguardia e di diffusione della biodiversità all'interno della discarica e sono state messe a dimora specie erbacee e arbustive di notevole interesse mellifero e paesaggistico per innalzare la qualità ambientale e per dare vita a un vero e proprio giardino didattico. All'interno dell'Oasi saranno inoltre realizzati percorsi didattici aperti a studenti e cittadini.

Il ruolo delle api - L'utilizzo delle api rappresenta un ottimo strumento per segnalare lo stress ambientale da inquinamento chimico, dovuto in larga parte a prodotti fitosanitari, metalli pesanti e radionuclidi. Ogni settimana vengono conteggiate le api morte che, al superamento della soglia critica pari a 200 esemplari, vengono sottoposte ad analisi cliniche per rilevare eventuali prodotti fitosanitari. Nel corso delle analisi non è stata finora rilevata alcuna presenza di inquinamento da fitofarmaci, né è mai stata superata la soglia critica di 200 api morte a settimana.